Perché ci ostiniamo a rimanere in relazioni che non funzionano?

In questo caso non stiamo parlando di relazioni tossiche ma amori finiti, storie giunte al termine, amori e sentimenti in cui tutto si è affievolito e noi ci siamo adagiati in essi. Non siamo più felici e abbiamo troppa paura nel chiederci il perché: temiamo la risposta.

Quali possono essere le motivazioni che conducono a stare nell’infelicità?
  1. Innanzitutto si tende a restare legati ad un passato con l’ingenua speranza che tutto possa tornare come prima.
  2. Si vive una sorta di ricatto e di minaccia all’idea di rompere una relazione
  3. Si vive in un’idealizzazione dell’altro

La prima motivazione è quella per cui si vive ancorati nel passato nell’ingenua speranza che tutto possa tornare come prima. Si rimane legati all’amore vissuto nonostante lo stesso sia finito per più motivazioni, ed uno dei due partner (o entrambi), vivono nel ricordo di ciò che è stato. Pensano che difficilmente si possa trovare la stessa cosa con altri partner nella speranza che tutto torni come prima. Tendenzialmente il pensare che tutto torni come prima è un modo per far fallire la relazione poiché i partner non si assumono la responsabilità del cambiamento.

Le minacce e i ricatti sono la seconda motivazione, non si tratta di “se mi lasci non ti faccio vedere più i bambini” poiché sono tendenzialmente più subdole come: “non posso separarmi perché chissà cosa dice la mia famiglia” piuttosto che “chissà cosa dice la gente”. Minacce più o meno esplicite o tendenzialmente implicite che impediscono alla persona di muoversi nella libertà del suo benessere individuale.

L’idealizzazione dell’altro invece è la visione dell’altro per come non è, si crea quindi un attribuzione all’altro di tutte le caratteristiche che noi vorremmo avesse e gli attribuiamo tutte quelle caratteristiche che giustificano le sue azioni. Dal punto di vista cognitivo ci raccontiamo che tutto va bene ma emotivamente non si sta bene, attribuendo a noi stessi la responsabilità del malessere. Pur di non vedere l’altro per ciò che è sentiamo l’infelicità, continuiamo a giustificare l’altro attraverso le proiezioni e attribuiamo la responsabilità a noi.

Contattami

Se le emozioni che proviamo ci impediscono di vivere come vorremmo, al punto da condizionare negativamente la nostra vita, è il momento di chiedere aiuto.

La tua richiesta non può essere inviata correttamente.
La tua richiesta è stata inviata correttamente.
Il campo SMS deve contenere tra i 6 e i 19 caratteri e includere il prefisso del paese senza usare +/0 (es. 39xxxxxxxxxx per l'Italia)
?

Partners

Iscriviti alla Newsletter di Matteo Radavelli

Ricevi consigli, ispirazione e strumenti pratici per una mente sana e felice!

Contattami