Qui trovate la prima parte dell’intervista sul tradimento e qui la seconda. Continuo a rispondere alle domande!
Quanto è facile perdonare? E quanto è giusto?
Parto col dire che io parlo sempre di superare un tradimento poichè perdonare ha significati e sfumature diversi per ognuno di noi. Per me il tradimento va sempre superato, è la regola base, e con superare io intendo proprio “andare oltre”, sia che si decida di continuare a stare insieme sia che si scelga la strada della separazione. Le vie per superare il tradimento a mio avviso sono due
- ripartire dalla coppia, avendo ben chiaro che le cose non saranno mai come prima (e meno male, perchè il “prima” è ciò che ha portato al tradimento)
- uscire dalla relazione ma essere pronti, nel futuro, ad avere nuove relazioni, perdonando se stessi.
La capacità di fidarsi nuovamente dell’altro (sia il partner traditore o un nuovo partner) è un passaggio fondamentale.
Di chi è la colpa di un tradimento?
Del traditore, sempre. Perchè se è vero che ciò che porta al tradimento è un disagio che nasce all’interno della coppia (che quindi può essere “colpa” anche dell’altra persona) è il traditore che sceglie di manifestare il suo disagio in questo modo disfunzionale e la responsabilità è solo sua. Il traditore ha il “merito” di aver manifestato, esplicitato il disagio ma ha la colpa di averlo fatto trovando una soluzione individuale ad un problema della coppia.