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Imparare a bastarsi

L’importanza dell’autosufficienza emotiva

Devo imparare a bastarmi. Questa è una frase che sento spesso dire ai miei pazienti quando affrontano la fine di una relazione. Che si tratti di un matrimonio decennale o di una storia di pochi mesi, spesso si entra con la stessa velocità con cui poi se ne esce.

Nel momento di disillusione, di tristezza, di rielaborazione del lutto, è normale chiedersi:

  • Dove ho sbagliato?
  • Cosa potevo fare di diverso?
  • Sarò mai capace di farmi scegliere da qualcuno?
  • Troverò mai la persona giusta?
  • Sarò mai in grado di scegliere io stesso con consapevolezza?

Queste domande sono il riflesso di un bisogno profondo di comprensione e di crescita personale.

Il rischio di un’interpretazione distorta

Questo concetto è sicuramente importante, ma se viene interpretato in un’ottica sbagliata rischia di trasformarsi in un invito alla solitudine e alla tristezza. Si basa sull’idea che io non sarò mai in grado di trovare qualcuno e che quindi l’unica alternativa possibile sia imparare a bastarmi da solo. Di conseguenza, si crea un presupposto rigido: o mi adatto alla solitudine o sarò destinato a un futuro di infelicità.

Tuttavia, questa visione è limitante e potenzialmente dannosa. L’autosufficienza emotiva non deve diventare una chiusura verso le relazioni, né un alibi per evitare di mettersi in gioco.

Il vero significato di “imparare a bastarsi”

Imparare a bastarsi è fondamentale per le relazioni, ma non significa precludersi la possibilità di averne. Significa, piuttosto, essere consapevoli della propria forza e autonomia. È un equilibrio sottile tra il sapere stare bene da soli e il riconoscere il valore di una connessione autentica con l’altro.

Essere autonomi emotivamente non vuol dire rinunciare all’amore, ma piuttosto comprendere che una relazione non deve essere l’unico sostegno della nostra felicità. La capacità di stare bene con se stessi permette di scegliere in modo più lucido e consapevole, evitando di restare intrappolati in rapporti che non ci soddisfano solo per paura della solitudine.

Imparare a bastarsi non significa evitare le relazioni

L’errore più comune è confondere l’autosufficienza emotiva con un rifiuto delle relazioni. Non si tratta di chiudersi in sé stessi, ma di sviluppare una sicurezza interiore che ci permetta di affrontare ogni relazione con maggiore serenità.

Sapere di poter stare bene da soli non significa dover rinunciare all’amore. Anzi, è proprio questa consapevolezza a renderci capaci di costruire legami più sani e soddisfacenti. Nel momento in cui una relazione non è più fonte di benessere, chi ha imparato a bastarsi sa di poter fare una scelta consapevole: restare se il rapporto è arricchente o andarsene se diventa tossico.

Bastare a se stessi: una sicurezza, non un limite

Imparare a bastarsi non deve trasformarsi in un ostacolo alle relazioni né in un’esaltazione della solitudine. Al contrario, dovrebbe essere una sicurezza interiore che ci accompagna nella vita: sappiamo che cercheremo relazioni, ma anche che possiamo stare bene con noi stessi.

Essere autonomi non significa chiudersi all’amore, ma riconoscere con lucidità di cosa abbiamo bisogno in un’altra persona per costruire un rapporto autentico e appagante.

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