Quali sono gli elementi della psicoterapia che permettono alla persona di aprirsi e di farsi conoscere soprattutto nei primissimi colloqui?
Dal mio punto di vista sono 3 e sono abbastanza semplici se presi singolarmente ma diventano estremamente potenti se combinati tra loro. Il primo è il più semplice in assoluto ed è legato al fatto che il professionista che si ha di fronte è un dottore che è specializzato nell’ascolto che di lavoro appunto ascolta persone e cerca di aiutarle a risolvere il proprio problema. In un qualche modo la targa posta fuori dello studio diventa una prima rassicurazione:” sì, sono nel posto giusto”.
I successivi due motivi diventano ancora più importanti se combinati a questo appena spiegato. Quest’ultimo deve essere il collante ma non può essere la condizione unica che porta una persona ad aprirsi. Il secondo punto importante è infatti legato all’assenza completa di giudizio. La persona infatti, durante il colloquio comprende che il professionista è tale e il giudizio viene mantenuto fuori dalla stanza. Questo permette progressivamente di abbassare la naturali difese e creare la relazione di fiducia.
Il terzo e ultimo aspetto riguarda il fatto che il luogo in cui viene svolta la psicoterapia non solo è estraneo ma è anche estemporaneo, protetto, è un luogo chiuso che cessa, spesso, di esistere nel momento in cui la persona esce. Diventa una stanza intrapsichica nella testa del paziente nella quale lo stesso inizia un dialogo con sé stesso e con il terapeuta.