Le somatizzazioni (o disturbi psicosomatici) sono tutte quelle manifestazioni che il corpo agisce per dare voce e parola alla mente che non viene ascoltata: emozioni represse e/o inascoltate trovano altre vie di manifestarsi. Questa manifestazione avviene appunto con i disturbi psicosomatici che possono essere problemi gastrointestinali, respiratori, cardiocircolatori, cutanei, sessuali, ecc… sono ovviamente tanti, sono numerosi e sono diversi. Però tutti i disturbi psicosomatici hanno questa caratteristica in comune: sono la manifestazione corporea di un disagio mentale cui non viene prestata sufficiente attenzione. E la domanda qui sorge spontanea: per il mio disturbo vado da uno psicologo o psicoterapeuta o mi rivolgo ad un medico che affronta la parte organica? Tendenzialmente la risposta è: devi andare da tutti e due. Io personalmente ritengo sempre che sia fondamentale poter fare delle visite dal punto di vista medico organico di fronte a delle somatizzazioni in modo tale da escludere altri tipi di patologie.
Il problema sorge perchè spesso, a fronte di una diagnosi medico-organica che riporta lo stress come la causa di tutto, la persona dice “ok è solo stress” e smette di prendersi cura di se stessa, smette di lavorare. È proprio quello il momento in cui ci si deve rivolgere allo psicologo o psicoterapeuta. Solitamente gli specialisti e i medici che poi trattano il disturbo di tipo somatico consigliano di intraprendere un percorso psicologico ma molte volte questo viene dimenticato. Le persone nel momento in cui scoprono di non avere un problema di tipo organico si sentono sollevate, il che è privo di senso: lo stress ti ha portato a fare una visita medica, ti ha portato ad avere un disagio, ti ha portato a un certo tipo di preoccupazione e poi una volta che hai la convinzione, hai la conferma nero su bianco che è solo stress smetti di aiutarti, smetti di provare a prenderti cura di te. Come può essere che allora poi questo venga risolto?
Indicativamente, in presenza di un disturbo psicosomatico, una buona prassi può essere: mi rivolgo al medico, faccio le analisi cliniche mediche del caso e poi di conseguenza mi rivolgo a uno psicologo o psicoterapeuta nel momento in cui le cause organiche non sono state individuate. Oppure viceversa mi rivolgo ad uno psicologo o psicoterapeuta nel momento in cui sono praticamente certo di avere un disturbo che ha origine psicologica e poi di conseguenza, anche tramite consiglio dello psicologo o psicoterapeuta, mi rivolgo ad un medico.
Due esempi che chiariscano quale percorso seguire. In presenza di dermatiti o psoriasi è molto più importante rivolgersi subito ad un medico, preferibilmente ad un dermatologo, che poi sarà in grado di andare a stimare quali sono le cause perchè non tutte le dermatiti hanno origini necessariamente psicologiche. Al contrario, in presenza di disturbi sessuali ci si rivolge principalmente e dapprima allo psicologo o psicoterapeuta: se il disturbo sessuale è presente solo, ad esempio, in coppia (e quindi si hanno erezioni piene, tranquille e assolutamente non dolorose o patologiche durante la notte) è chiaro che dal punto di vista clinico non ci sia probabilmente nulla che non va, ma il blocco risulta essere da un punto di vista di tipo psicologico.
Le vie quindi sono diverse. Tendenzialmente dipende dal problema, anche se fare una visita di tipo medico e poi una psicoterapia non è mai una cattiva idea, soprattutto quando si ha a che fare con disturbi psicosomatici.