Come funziona la psicoterapia online? Quali sono le buone prassi e le buone cose da conoscere nel momento in cui si sta valutando di intraprendere un percorso di psicoterapia online?

La psicoterapia online, che è una cosa diversa dalla consulenza psicologica, è stato ed è un argomento controverso. Ordini professionali, società scientifiche, si sono a lungo interrogati a riguardo sia sulle best practice sia su quali erano gli strumenti necessari ad erogare una prestazione efficace.

Per quanto riguarda i paesi anglofoni la psicoterapia online è una pratica che è già in essere da qualche anno, mentre in Italia è una cosa relativamente recete. Io stesso nel lontano 2014 feci parte di un comitato di ricerca promosso dall’Ordine degli Psicologi della Lombardia che aveva lo scopo di andare a vagliare e individuare quali erano le pratiche rispetto la psicoterapia online. Successivamente abbiamo sviluppato un prodotto che si chiamava “il Kit dello psicologo online” che consisteva in una serie di strumenti pratici utilizzabili da chiunque volesse iniziare ad erogare una prestazione online. Chi lo utilizzava aveva la sicurezza che il kit fosse un qualcosa su cui l’Ordine professionale aveva già messo l’attenzione.

Perché ho sottolineato la differenza tra psicoterapia online e psicologia online? Queste sono due cose molto diverse. Prima era possibile effettuare consulenza e sostegno psicologico online ma non era possibile effettuare psicoterapia. La psicoterapia comprende l’uso di pratiche terapeutiche cosa che era vietata fino al 2017. Ad oggi la normativa si è aggiornata rispetto alla stessa evoluzione tecnologica e ha permesso l’erogazione di prestazioni psicoterapeutiche online.

Come si fa a intraprendere una psicoterapia online?

Come dice il termine si tratta di psicoterapia sia che avvenga in presenza che online. Al di là della mediazione attraverso lo schermo che differenzia la psicoterapia online da quella in presenza, le altre caratteristiche vengono condivise.

Anche la terapia online inizia sempre con il contatto telefonico o via email, una fase quindi di approfondimento preliminare all’erogazione del primo colloquio, questo per quanto riguarda la pratica che utilizzo io. A ciò si associa anche la firma dei consensi informati sia il consenso informato alla consulenza psicologica sia la privacy. Successivamente si concorda un appuntamento e ci si pone di fronte ad un dispositivo a scelta: un computer, un cellulare e si svolge il colloquio.

C’è da tener presente che ci sono delle caratteristiche specifiche della psicoterapia online come l’alterazione del setting. Il colloquio non si svolge nella stanza di terapia dello psicologo ma è mediato da un dispositivo quindi, sia il terapeuta che il paziente, devono ritagliarsi uno spazio idoneo: una stanza silenziosa e adeguata che permetta la riflessione e al tempo stesso rapportarsi con l’altro attraverso questo strumento.  È vero che questi strumenti sono ad oggi sempre più utilizzati ma è altrettanto vero che inizialmente può non essere facile parlare liberamente e con una certa profondità nel momento in cui, per la prima volta, ci si trova un dottore dall’altra parte dello schermo. A mio avviso dev’essere quindi dedicata una certa cura e attenzione al mezzo che viene utilizzato per potersi adattare al meglio. 

La psicoterapia procede poi come qualsiasi altra terapia in presenza, vengono quindi concordati i tempi, le modalità, i costi. Rispetto la mia pratica la terapia online, da quella in presenza, non varia nei tempi: gli appuntamenti possono essere settimanali, quindicinali nella fase di consultazione. Successivamente, dopo che ho chiaro qual è il problema, anche a fini terapeutici, la cadenza dell’appuntamento può cambiare.  

Naturalmente la pratica della terapia online è in continua evoluzione, così come la tecnologia utilizzata per questo fine. Personalmente seguo una dozzina di persone che vivono alle Hawaii, Cile, Eritrea, Francia, Messico, Usa, con le quali svolgo una terapia prevalentemente online, tuttavia quando c’è possibilità, preferisco incontrarli in presenza.  

È importante inoltre sapere che il sistema utilizzato è “Voip” che permette di crittografare quindi garantire la sicurezza della privacy della video chiamata, pertanto nemmeno chi svolge e gestisce il servizio può intercettare i dati. I servizi più sicuri sono: Skype, la Voip di WhatsApp, e FaceTime per chi utilizza dispositivi Apple.

 

 

 

 

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