Mi capita spesso di ricevere telefonate in cui sento dire “ho tradito il mio partner”, oppure “sto affrontando un momento di difficoltà dal punto di vista intimo con il mio partner e lui/lei mi ha consigliato di intraprendere un percorso”.
Le vie che portano alla terapia sono diverse e anche le motivazioni. Ciò su cui voglio riflettere è quando conviene fare un percorso di coppia e quando conviene fare un percorso individuale.
Dal mio punto di vista non è il sintomo a discriminare qual è il tipo di intervento che conviene fare, ma più che altro quanto la difficoltà che mi trovo a vivere è impattante per la coppia, poiché individuare il corretto formato della terapia, che può essere individuale, di coppia o familiare, è particolarmente importante anche per la sua efficacia.
Quando mi sento dire “ho tradito il mio partner o la mia partner e mi è stato consigliato di fare un percorso” mi fermo e chiedo cosa pensa il partner, se sia disposto a venire o meno, perché dal mio punto di vista (in relazione alla difficoltà presentata) questa è un’informazione cruciale per il buon esito della terapia.
Il tradimento più di tutti (seguito dalle difficoltà sessuali) va ad implicare un’alterazione delle dinamiche di coppia; se però non c’è la disponibilità del partner tradito a partecipare a degli incontri, allora mi viene da chiedere “come la soluzione può essere individuale, se all’interno della coppia c’è stato un tradimento, che per definizione coinvolge le due persone e sicuramente almeno una terza?”
E’ quindi importante riuscire a capire qual è il formato migliore e soprattutto la volontà del paziente, rispetto a come immagina il percorso, ma lo è altrettanto il punto di vista dell’altro, di colui che “invia” al terapeuta il partner, consigliandogli di farsi curare.
In definitiva, se di fronte a situazioni particolarmente coinvolgenti rispetto agli equilibri della coppia (come ad esempio tradimenti), non c’è la disponibilità a partecipare (da parte di entrambi) a degli incontri di coppia, allora il problema è un più all’origine di quanto si creda.
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Ho conseguito la Laurea in Psicologia Clinica e Neuropsicologia presso l’Università degli studi di Milano Bicocca, con successiva specializzazione in psicoterapia presso lo European Institute of Systemic-relational Therapies (E.I.S.T.). Svolgo la mia attività come professionista dal 2011 e mi occupo di percorsi di psicoterapia individuale, psicoterapia di coppia e familiare.
Dirigo e coordino 7 studi di psicologia a Seregno e in provincia di MB, Lecco e Como.