“Dottore ma che differenza c’è tra amore e innamoramento?” Nonostante molto spesso vengano utilizzati come sinonimi sono due cose completamente diverse e non necessariamente sequenziali nel senso che non necessariamente c’è prima l’innamoramento e successivamente l’amore o non ci può essere amore senza innamoramento e viceversa.
L’innamoramento di fatto è un insieme di emozioni, di cambiamenti anche neurochimici all’interno nel nostro cervello che prevedono forti sensazioni, forti desideri di stare con l’altro, di aver bisogno dell’altro di voler condividere con lui o con lei la grande maggioranza della nostra giornata. Ha però al tempo stesso un periodo limitato, solitamente infatti il tempo di innamoramento stimato si aggira attorno ai due anni, però poi questo si trasforma. L’innamoramento non è eterno: è estremamente intenso, tant’è che è improbabile essere innamorati di due persone contemporaneamente mentre è possibile amare più persone contemporaneamente. Può apparire anche provocatorio però l’innamoramento è basato sull’idea di bisogno che noi abbiamo dell’altro, porta con sé una grande forma di idealizzazione, di proiezione dei nostri bisogni sull’altro e anche quindi inevitabilmente di speranza che l’altro sia in grado di accoglierli.
L’amore cambia ed è sicuramente una sensazione meno intensa; alcuni dicono che l’amore, a differenza dell’innamoramento, che è tutto basato sulla proiezione, sulla progettualità, sull’idea, sulla fantasia, diventi progressivamente più concreto sulla costruzione costante. È un qualcosa sì di meno intenso ma necessariamente anche di più dilatato, può durare una vita o comunque può durare molto di più dell’innamoramento, però al tempo stesso può anche suddividersi o replicarsi all’interno di altre relazioni, nel senso che le persone possono effettivamente amare più persone contemporaneamente ma non possono essere innamorate di più persone contemporaneamente. Pensate all’amore, che ha diverse forme nella nostra vita: quello per i figli, quello per un familiare, quello per il partner mentre l’innamoramento di fatto è rivolto esclusivamente al partner, posso essere innamorato/a del mio partner e non posso essere innamorato/a dei miei figli, ma posso amare i miei figli. L’amore ha delle sfaccettature diverse, non è monomarcia come può essere l’innamoramento. Ha sfaccettature diverse e talvolta l’amore può essere anche provato in contemporanea per due partner sentimentali differenti, nel momento in cui assolvono e soddisfano in noi dei bisogni diversi. Per riprendere il concetto iniziale non sono necessariamente sequenziali innamoramento e amore, nel senso che ci può essere sicuramente amore senza innamoramento e ci può essere innamoramento senza amore.
In molte relazioni accade che a seguito di un fuoco iniziale, una passione, un innamoramento anche estremamente forte, si scaricano le batterie, perché non si riesce ad evolversi, a trasformarsi in qualcosa diverso, non scatta l’amore e quindi poi di fatto la relazione si interrompe, perché l’idealizzazione crolla, quella immagine celestiale che noi abbiamo del partner di fatto viene progressivamente rimodulata, stando a stretto contatto con lui o con lei e di conseguenza la disillusione, che poi spesso determina l’interruzione dell’innamoramento, è sufficientemente forte da non innescare con la progettualità invece molto più concreta, che porta con sé l’amore.
Innamoramento e amore sono due concetti diversi, due sensazioni diverse e prevedono comportamenti diversi e hanno una vita differente, non necessariamente consequenziali tra loro, ma sono due emozioni bellissime che meritano di essere vissute.