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False credenze sessuali negli uomini

Parliamo di sesso e parliamo di convinzioni errate, false credenze, soprattutto dal punto di vista maschile. Se dovessimo dare un titolo acchiappa-click potremmo chiamarlo: “I 4 (o 5) falsi miti del sesso nella testa dell’uomo”. Anche questo però non suona benissimo. Magari qualcosa come: “Le 4 credenze errate degli uomini sul sesso”.

Ragioniamo un attimo su quali siano queste false credenze, convinzioni errate che gli uomini hanno, legate alla prestazione sessuale.

Ognuno di noi, come esseri umani — non necessariamente maschi — ha una propria idea del sesso, costruita nel tempo tramite diversi tipi di stimoli. C’è chi ha avuto l’opportunità di fare educazione sessuale, chi ha fatto esperienza diretta, chi ha costruito una propria idea tramite i racconti di altre persone, o attraverso l’osservazione di altri. Pensiamo, ad esempio, all’accesso alla pornografia, molto diversa da quella di qualche tempo fa. Oppure a un mix di tutto questo.

In base alla credenza che abbiamo interiorizzato, ci esponiamo poi a diversi tipi di esperienze. Queste esperienze a loro volta contribuiscono a rafforzare o modificare tali credenze. Alcune di queste convinzioni, alimentate dalla società, dai racconti degli amici, dai video o dalle immagini a cui siamo esposti nei momenti in cui cerchiamo di esplorare questa parte di noi, finiscono però per essere tutt’altro che utili. Anzi, spesso alterano il modo in cui viviamo la sessualità e aumentano il rischio che l’uomo non riesca a viverla in modo appagante.

Queste credenze sono come piccoli inganni della mente che condizionano l’esperienza sessuale. Ne elenco alcune, in ordine sparso, senza una gerarchia precisa: non è che una valga più di un’altra. E non è detto che debbano coesistere tutte nella stessa persona: c’è chi ne ha una, chi due, chi tutte, chi nessuna. Ma sono tra le più diffuse, secondo la mia esperienza clinica.

1. Devo Essere Sempre Pronto a un Rapporto Sessuale

Appena si presenta l’occasione, devo avere immediatamente un’erezione. Questa è una credenza disfunzionale, perché non fa altro che aumentare l’ansia da prestazione. L’idea di dover essere subito reattivo, performante, di dover dimostrare virilità o di essere un “alfa”, è una pressione enorme. E, paradossalmente, riduce proprio le probabilità di vivere una sessualità appagante.

2. La Cosa Più Importante del Rapporto Sessuale è che Lei Raggiunga l’Orgasmo

Questa è una convinzione prettamente maschile. L’uomo, un po’ per natura e un po’ per cultura, tende a concentrarsi molto sull’orgasmo, e spesso misura la qualità della prestazione proprio in base al fatto che la partner lo abbia raggiunto o meno. Questo porta a focalizzarsi esclusivamente su quell’obiettivo, perdendo di vista tutto il resto. E se lei non lo raggiunge? Allora il rapporto è percepito come fallimentare. Ma non è così. Il piacere sessuale è complesso, e il raggiungimento dell’orgasmo da parte della partner non può essere l’unico metro di misura della riuscita o della qualità di un rapporto.

3. Il Sesso Deve Seguire Uno Script

Il sesso, secondo questa visione, deve procedere secondo una sequenza precisa di gesti, azioni e posizioni: si parte dai preliminari, si passa a una determinata posizione, poi a un’altra, e così via, fino alla conclusione. Ora, è normale che ognuno di noi abbia una sorta di “mappa” sessuale, legata ai propri desideri o fantasie. Il problema nasce quando questo script diventa rigido: si deve fare così per forza, altrimenti il rapporto non è valido. Spesso, questi script non sono neanche autentici, ma presi dall’esterno — dalla pornografia, dai racconti degli altri, da modelli culturali. Una sessualità rigida, troppo cognitiva e poco spontanea, rischia di diventare una prestazione fredda, scollegata dal piacere vero.

4. Il Rapporto Sessuale Deve Essere Eccellente, Altrimenti Lei Mi Riconsidererà o Mi Umilierà

Questa è una convinzione potentemente errata, ma molto diffusa. Si teme che, se il sesso non “va bene”, la partner possa cambiare opinione sull’uomo, perderne la stima, persino umiliarlo o parlarne in giro. Questo pensiero, portato all’estremo, sfocia in un’ansia devastante: non solo lei non mi vorrà più, ma parlerà male di me. Ovviamente, nulla di più sbagliato. Questo dipende dalla persona, non dal genere. Ci sono donne che vivono bene la sessualità e donne che non la vivono bene, così come accade per gli uomini. La prestazione non è un biglietto da visita sociale.

E poi, chi è davvero sicuro di sé, nella relazione con l’altra persona, si concede anche la libertà di una défaillance, di un momento “no”, senza viverlo come un fallimento totale. Lo vive come un inciampo, naturale in un percorso fatto anche di accettazione, non solo di performance.

Queste sono alcune delle false credenze più comuni tra gli uomini riguardo al sesso. Ce ne sono sicuramente altre. Magari, in futuro, affronteremo anche il punto di vista femminile sull’argomento — penso che sia estremamente interessante.

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