Parliamo di crisi di coppia all’arrivo di un figlio, abbiamo già affrontato gli elementi che facilitano una crisi a fronte di aspetti più paterni, ora affrontiamo una riflessione in merito alle false credenze delle mamme.
Innanzitutto sottolineiamo l’idea che la madre ha del suo essere donna e del suo essere madre: nel momento in cui si diventa mamma si sviluppa questa necessità simbiotica, il bambino necessita di simbiosi cosa che può risucchiare totalmente l’energia e porta ai limiti della sopportazione. E’ come se il primo errore delle mamme è legato all’idea di poter fare il lutto da se stessi. Da un lato c’è una delle gioie più grandi che una donna può vivere dall’altro lato, tuttavia, è fondamentale fare il lutto della propria vita precedente poiché la nascita trasforma.
L’idea che la gestazione dura 9 mesi è sbagliata, l’eso-gestazione dura almeno 3 anni: è un percorso molto più lungo, non è un sprint, è una maratona.
Molte volte inoltre ci si aspetta che ci siano delle pause dall’essere genitori, ma non è così, essere genitori implica essere genitori 24\24h. Spesso la notte diventa un tema difficile, spinoso, si ha bisogno di staccare e ritrovarsi. Durante la notte ci sono i bisogni del bambino, della mamma e i dubbi della coppia genitoriale in merito.
Avere un figlio è come una maratona o ci si organizza o questa porta a chiuderci sentendo il sacrificio come mortale: si perde totalmente la propria persona che deve essere messa fra parentesi.