Quando viene persa l’erezione durante un rapporto sessuale o questa non viene raggiunta non si deve sempre parlare di disfunzione erettile. Questa è una patologia su cui ho già fatto un video ed è una patologia di tipo organico, c’è quindi una compromissione fisica del riempimento dei corpi cavernosi che impediscono il raggiungimento di una piena erezione o il mantenimento della stessa. Non c’è quindi da fraintendere tra la perdita di erezione e la disfunzione erettile. La perdita di erezione è molto più legata ad una componente ansiosa cioè ad un’ansia da prestazione. Tant’è che, nonostante il termine disfunzione erettile sia particolarmente diffuso e conosciuto, la sua incidenza è abbastanza significativa e varia molto nel corso della vita dell’individuo. C’è da considerare che circa l’1,7% della popolazione maschile fino ai 50 anni soffre di disfunzione erettile quindi è vero che la sua incidenza è significativa perché raggiunge anche il 13% nella totalità delle fasce d’età. È importante però considerare il fatto che fino ai 50 anni c’è una ridotta probabilità di sviluppare questa patologia rispetto l’ansia da prestazione. La discriminante principale tra le due è che nella disfunzione erettile l’ottenimento e il mantenimento dell’erezione è sempre compromesso mentre soffrendo di ansia da prestazione difficilmente l’atto masturbatorio è compromesso e le erezioni spontanee sono mantenute.
L’ansia da prestazione può essere facilmente riconosciuta attraverso dei segnali che, soprattutto la nostra mente, ci manda. Pensiamo infatti “mi raccomando sì prestazionale” oppure “questa volta deve andare bene”, “speriamo vada bene”, questo di contro causa una distrazione dall’effettivo coinvolgimento nell’atto sessuale che si sta compiendo. Ci sono due momenti specifici, durante l’atto sessuale, che fanno presumere una componente di tipo psicologico, il primo è il passaggio dal puro preliminare all’atto sessuale vero e proprio, momento che solitamente viene identificato con l’indossare il profilattico. Questo è uno dei momenti topici per molti uomini che soffrono di ansia da prestazione. Questo è un momento che viene spesso vissuto con estrema difficoltà e agitazione infatti non è insolito che poi l’erezione venga persa proprio in quel momento, un po’ perché ci si distrae e si interrompe il flusso di pensieri, un po’ perché la sensazione, una volta indossato il profilattico, non è la stessa che si prova a pene scoperto. L’altro momento importante è la penetrazione, non è insolito infatti perdere l’erezione nel momento in cui c’è questa fase di transizione verso l’azione fisica.
Questi sono degli elementi importanti per riuscire a discriminare tra l’ansia da prestazione e la disfunzione erettile. Tuttavia, qualora si abbia una perdita di erezione e si presuma sia legata alla componente ansiosa è bene rivolgersi ad un medico specializzato se il problema persiste.