“Dottore ma cosa succedere dopo che supero la dipendenza affettiva?”
Il titolo a questa domanda presuppone il pensiero: “dottore ma davvero si può uscire della dipendenza affettiva?”. La risposta a questa domanda è: ovviamente sì, ci sono tuttavia degli strascichi da tener presente.
La dipendenza affettiva è una nuova dipendenza, una dipendenza come quella da shopping o da sesso. Viene chiamata “nuova” dipendenza o dipendenza “comportamentale” perché non prevede una sostanza, alcool o droghe, come nelle più “classiche” dipendenze, definite appunto dipendenze da sostanza. La dipendenza affettiva ha tutte le caratteristiche delle più classiche dipendenze: ha piacere, ha tolleranza, ha astinenza ma non ha una sostanza specifica.
Ciò che succede dopo il suo superamento la differenzia molto dalle altre dipendenze perché per esempio, chi ne è uscito, diventa estremamente critico, attento, ha le antenne dritte che captano potenziali rischi. Per esempio una donna che è stata per tanto tempo in una relazione di dipendenza affettiva e ne è uscita è molto sensibile nell’evidenziare criticità nelle nuove.
Dopo essere usciti dalla dipendenza affettiva spesso non c’è più il desiderio di avere una relazione concentrandosi totalmente sulle amicizie. La persona che si appropria della propri autonomia ne diventa gelosa: il rischio è che ciò impedisca di riaprirsi ad una nuova relazione. In tal caso si passa da un estremo all’altro passando in maniera totalmente acritica alla propria autonomia leggendo, nelle nuove relazioni, solo criticità.
Qualora non si riesca a concedersi nuove relazione è bene prestare attenzione poiché potrebbe significare essere passati al polo opposto della dipendenza stessa, senza essere effettivamente usciti totalmente dal suo meccanismo.