Parliamo del disturbo da ansia da separazione, che consiste in una forte agitazione e preoccupazione nel doversi allontanare da persone riconosciute come significative per sé o da contesti particolarmente significativi o considerati protettivi, come ad esempio l’ambiente domestico. È diverso dall’ansia da separazione, perché essa è una fase particolare che è prevista nello sviluppo della persona, quindi tutti i bambini, ad un certo del loro processo di sviluppo, provano ansia da separazione ad esempio nei confronti della madre o del padre o di qualunque altra figura di attaccamento. Il disturbo d’ansia da separazione non ha necessariamente a che fare solo con l’infanzia ma è sviluppato anche in giovane età adulta, quindi tarda adolescenza, e poi perdura fino a che poi non viene trattato con un percorso di psicoterapia per il resto della vita ma non è riconducibile alla tappa di sviluppo che prevede l’ansia da separazione, è proprio un disturbo che poi ha a che fare con l’ansia da separazione, cioè l’incapacità della persona di allontanarsi dalle figure di riferimento o da dei luoghi di riferimento, come ad esempio l’ambiente domestico. Questo porta con sé tutta una serie di disagi e di agitazione, può suscitare degli attacchi di panico, può suscitare dei problemi gastrointestinali, può suscitare cefalee, mal di stomaco e tutta una serie di somatizzazioni che vanno a testimoniare il malessere della persona nell’allontanarsi o da persone o da luoghi di riferimento.
L’incidenza è abbastanza alta, infatti viene stimato che nel corso della vita adulta circa il 7% della popolazione soffre per un periodo di questo disturbo. Le cause possono essere molteplici, ambientali, traumatiche o aver a che fare proprio con l’aspetto relazionale del tessuto nel contesto sociale all’interno del quale si è cresciuti, quindi con i genitori particolarmente protettivi o genitori particolarmente ansiosi, come può anche essere legato ad alcuni traumi che possono essere stati vissuti nel corso della vita e che hanno lasciato questo come effetto.
L’intervento che viene consigliato è una psicoterapia che serve e dovrebbe essere rivolta non solo a comprendere quali possono essere le cause del disturbo quindi quali sono gli effetti e gli eventi scatenanti di questo tipo di disturbo, ma orientata soprattutto all’autonomizzazione, all’indipendenza della persona. È chiaro che ci può essere anche un’oscillazione di questo disturbo nel corso della vita, legato non solo a momenti particolari della vita ma anche ad esempio all’agire o il vivere determinati tipi di contesti quindi ci può essere un’ansia da separazione in alcuni contesti mentre in altri questa può essere mitigata, sia quando ci si allontana da un luogo considerato sicuro e protetto, sia quando ci si allontana dalle proprie figure di riferimento e di attaccamento.
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Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo ad orientamento sistemico relazionale, ho conseguito la Laurea in Psicologia Clinica e Neuropsicologia presso l’Università degli studi di Milano Bicocca, con successiva specializzazione in psicoterapia presso lo European Institute of Systemic-relational Therapies (E.I.S.T.). Svolgo la mia attività come professionista dal 2011 e mi occupo di percorsi di psicoterapia individuale, psicoterapia di coppia e familiare.
Dirigo uno studio di psicologia a Como e provincia (Cantù) oltre che in provincia di Lecco e Monza Brianza