Attacchi di panico: i sintomi
Attacchi di panico: quali sono i sintomi e che formano hanno.
I manuali diagnostici individuano 13/14 sintomi che caratterizzano gli attacchi di panico; in particolare sono sintomi di tipo somatico, ossia vissuti sul corpo (tachicardia, mal di stomaco, etc.), sintomi emotivi, che hanno a che fare quindi con la sfera delle emozioni (principalmente la paura) e sintomi cognitivi, ovvero legati ad una forma di pensiero (“sto diventando pazzo”).
Questi 13/14 sintomi, che tra poco vedremo, non devono essere necessariamente presenti tutti insieme per parlare di attacchi di panico.
A questo proposito, si deve fare riferimento a due aspetti: un numero minimo di sintomi ed un tempo in cui questi sintomi devono essere vissuti. Detto in altre parole, per vivere e quindi parlare di attacchi di panico è necessario avere almeno quattro sintomi presenti in un tempo di dieci minuti. Almeno quattro dei sintomi, che tra poco vedremo, devono essere presenti contemporaneamente e raggiungere il picco d’intensità in 10 minuti dalla loro insorgenza.
Ciò vuol dire che se si sperimentano alcuni (o tutti) di questi sintomi, ma nel corso della giornata o nel corso della settimana, senza però la contemporaneità degli altri in un tempo di dieci minuti, allora non si parla di attacchi di panico.
Tra i sintomi più frequenti:
- sensazione di oppressione al petto;
- fiato corto;
- tachicardia;
- sudorazione;
- problemi e dolori addominali (nausea e vomito);
- tremori;
- vampate di calore e/o brividi di freddo;
- sensazione di intorpidimento degli arti;
- vertigini e paura d svenire;
- iper o ipotensione;
- sensazione di vedersi scollegati dal proprio corpo;
- paura di morire;
- paura di impazzire;
questi sono i sintomi più frequenti.
Ovviamente la diagnosi di attacco di panico deve essere fatta da uno specialista, però nel momento in cui ci si trova a sperimentare anche solo alcuni di questi sintomi, il carico emotivo diventa importante e di conseguenza lo diventa altrettanto avere il coraggio di chiedere aiuto.