Una Guida per Familiari e Amici su Come Aiutare una Persona con l’Agorafobia
“Sono stato agorafobico per più di vent’anni. La mia vita aveva un raggio molto limitato. Per me, andare a Londra, dove sono obbligato ad andare due volte l’anno per lavoro, equivaleva a scalare l’Everest. Dovevo essere accompagnato da almeno due amici. Ci sono stati periodi in cui non uscivo nemmeno per 20 giorni di fila, neanche per fare la spesa.”
Chi è afflitto da agorafobia si trova a dover affrontare una sfida che, per coloro che non l’hanno mai vissuta, può sembrare incomprensibile. L’agorafobia, il timore estremo di trovarsi in spazi aperti o affollati, può limitare in maniera significativa la libertà di un individuo, rendendo difficili e stressanti situazioni che per molti di noi sono completamente normali.
Ma se ciò è vero per la persona che soffre di agorafobia, lo è altrettanto per le persone a lei più vicine, che spesso si trovano impreparate a fronteggiare e gestire questa condizione. Come si può aiutare un amico, un familiare, un collega che soffre di agorafobia? Quali sono gli strumenti che possono essere messi in campo per uscirne?
In Cosa Consiste l’Agorafobia?
L’agorafobia fa parte della categoria generale dei disturbi d’ansia, che include anche il disturbo d’ansia generalizzata, le fobie specifiche, il disturbo d’ansia sociale e il disturbo di panico. Il termine “agorafobia” indica etimologicamente, dal greco antico, “paura della piazza”, e quindi paura degli spazi aperti. Nella realtà, il termine si riferisce a molte più situazioni rispetto al significato originario, estendendosi a tutte le situazioni in cui il soggetto agorafobico teme di sentirsi male lontano da casa, considerata generalmente come rifugio e luogo sicuro.
La persona con agorafobia cerca di evitare luoghi pubblici come piazze, stadi, treni e code, limitando gli spostamenti e la propria vita. L’evitamento dei luoghi diventa un comportamento protettivo, ma al tempo stesso inibisce la possibilità di affrontare la paura intensa che caratterizza questo disturbo ansioso.
Sintomi e Diagnosi
I sintomi tipici dell’agorafobia includono una combinazione di sintomi cognitivi e fisici, come la sensazione di soffocamento, l’aumento della frequenza cardiaca e la paura intensa di trovarsi in situazioni ansiogene. Questi sintomi si manifestano in vari contesti, come luoghi pubblici e affollati, ma anche in luoghi chiusi. La diagnosi di agorafobia richiede una valutazione clinica accurata, che spesso include un consulto psicologico per determinare la natura e la gravità del disturbo.
Il Circolo Vizioso dell’Evitamento
Il soggetto agorafobico spesso sviluppa comportamenti di evitamento per gestire la paura delle situazioni ansiogene. Questo evitamento delle situazioni temute, pur alleviando temporaneamente l’ansia, rinforza il circolo vizioso del disturbo. L’evitamento impedisce alla persona di confrontarsi con la propria paura e di verificare che tali situazioni non sono così pericolose come percepito. Inoltre, questi comportamenti protettivi limitano ulteriormente la libertà e la qualità della vita del soggetto agorafobico.
Cause e Fattori Contributivi
L’agorafobia può derivare da una combinazione di fattori biologici e ambientali. Tra i fattori biologici, la predisposizione genetica e l’alterazione dei neurotrasmettitori, come la serotonina, giocano un ruolo significativo. L’ansia e l’evitamento delle situazioni ansiogene possono anche essere influenzati da esperienze traumatiche passate o da un apprendimento osservazionale, dove una persona a persona impara a temere certe situazioni vedendo la reazione ansiosa di altri.
Trattamento Psicologico
Quando si tratta di sconfiggere l’agorafobia, la psicoterapia può essere uno strumento incredibilmente efficace. Esistono molte forme di psicoterapia che possono essere applicate con successo. Il modello da noi applicato prevede che il sintomo è spesso la punta di un iceberg di un sistema complesso in cui la persona è inserita. Comprendere il contesto di origine del sintomo e ristrutturare i paradigmi della persona è fondamentale per il trattamento.
La ristrutturazione cognitiva, ad esempio, aiuta a modificare i pensieri distorti e le credenze irrazionali che alimentano l’ansia e l’evitamento. La terapia comportamentale, invece, supporta il paziente nell’esposizione graduale alle situazioni temute, riducendo così la paura intensa e interrompendo il circolo vizioso dell’evitamento.
Farmaci e Supporto
In alcuni casi, il trattamento farmacologico può essere necessario per gestire i sintomi dell’agorafobia. Gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) e gli antidepressivi triciclici sono comunemente prescritti per trattare i disturbi d’ansia, inclusa l’agorafobia. Questi farmaci aiutano a regolare l’umore e a ridurre i sintomi ansiosi, permettendo al paziente di partecipare più efficacemente al percorso terapeutico.
Come Aiutare Chi Soffre di Agorafobia?
Sostenere una persona che soffre di agorafobia rappresenta una sfida che richiede comprensione, sensibilità e rispetto. Il supporto emotivo e l’incoraggiamento sono elementi chiave. Evitate di criticare le reazioni ansiose o gli attacchi di panico, poiché queste sono manifestazioni di un disagio reale e profondo.
Mostrare interesse per le sue paure e disagi non solo dimostra empatia, ma contribuisce anche a far sentire la persona meno sola nella sua lotta. Offrirsi di accompagnare la persona in quelle situazioni che tende ad evitare può contribuire a ridurre l’ansia, fornendo un senso di sicurezza e di sostegno.
Infine, un percorso di terapia familiare potrebbe portare a una completa risoluzione del sintomo. La terapia è un lavoro che riorganizza i significati della persona, all’interno dei quali il sintomo è diventato una risposta. Avere tutta la famiglia coinvolta nella terapia rende il lavoro di ristrutturazione dei significati e di comprensione del contesto originario del sintomo estremamente più efficace.
Conclusione
Uscire dall’agorafobia richiede tempo, pazienza e un impegno costante da parte del paziente e del terapeuta. Un trattamento efficace combina approcci psicologici e farmacologici, adattati alle esigenze specifiche del paziente. Con una diagnosi accurata, un trattamento psicologico adeguato e, se necessario, un supporto farmacologico, è possibile superare l’agorafobia e migliorare significativamente la qualità della vita.