Cos’è l’agorafobia?
Definizione e Origine dell’Agorafobia
L’agorafobia è un disturbo clinico di natura ansiosa che, come suggerisce il nome, trova la sua origine del termine agorà (piazza in greco) e consiste nella paura non tanto di luoghi aperti come può magari suggerire il termine quanto di trovarsi in luoghi da cui è impossibile allontanarsi immediatamente o in cui è difficile, secondo la persona, poter ottenere aiuto nel caso di un attacco di panico.
Prevalenza dell’Agorafobia: Dati e Statistiche
È un disturbo che impatta circa il 2% delle donne e l’1% degli uomini, ha un suo esordio prima dei 35 anni ed è un disturbo che spesso, quasi nel 43% dei casi, è considerato secondario, cioè è connesso ad un altro disturbo clinico di natura ansiosa, come gli attacchi di panico.
L’Agorafobia come Disturbo Secondario
È secondario perché molto spesso viene sviluppato a seguito della sperimentazione di alcuni attacchi di panico e quindi la persona vive a fronte della memoria che ha degli attacchi di panico, una paura costante che questa cosa possa ricapitare e quindi riduce progressivamente i suoi gradi di autonomia.
L’Impatto dell’Agorafobia sulla Vita Quotidiana
Questi possono presentarsi nello stare nei luoghi affollati, nell’allontanarsi troppo dalla propria base sicura quindi da contesti conosciuti, dal viaggiare, dall’essere distanti e potenzialmente soli tant’è che il disturbo molto spesso si mitiga nel momento in cui la persona è insieme a delle figure di riferimento, da sola non riesce ad affrontare alcuni luoghi mentre nel momento in cui è accompagnata da una persona cara riesce, nonostante la fatica non sia zero, a vivere anche questo tipo di esperienza.
L’Importanza dell’Intervento Terapeutico nell’Agorafobia
Quindi le caratteristiche sono proprio queste, cioè la difficoltà di stare in luoghi affollati piuttosto che ampi da cui è impossibile sottrarsi con una certa velocità o comunque poter ottenere aiuto nell’immediato nel caso si dovesse star male, la riduzione e la limitazione e l’evitamento di questi posti tant’è che come accennato prima nell’agorafobia c’è una riduzione progressiva dei gradi di libertà, che sia questa primaria o secondaria, quindi sviluppata in seguito ad altri tipi di disturbi di natura ansiosa.
Le Conseguenze dell’Agorafobia sulla Vita Sociale e Professionale
La persona inizia ad evitare, difatti l’evitamento è un sintomo molto importante dei disturbi d’ansia, perché va a cronicizzarla e va a ridurre progressivamente l’autonomia stessa della persona, sino ad arrivare alla compromissione degli aspetti sociali e potenzialmente anche lavorativi del soggetto e che quindi si trova letteralmente impossibilitato a svolgere compiti e funzioni ad esso richieste, ad esempio dal suo contesto sociale o dalla sua attività professionale.
È un disturbo che richiede necessariamente un intervento il più rapido possibile, poiché se l’anticipazione e l’evitamento sono due bestie nere dei disturbi ansiosi, in quanto vanno a cronicizzare immediatamente, l’agorafobia ne è caratterizzata in pieno, proprio perché la persona anticipa quale potrebbe essere il problema e di conseguenza evita di vivere alcuni tipi di esperienze, costringendosi ad una vita privata di alcuni stimoli inevitabilmente importanti.