In questo articolo vorrei approfondire un pensiero che mi è nato guardando le varie pubblicità proposte durante un periodo dell’anno specifico: San Valentino. In questo periodo dell’anno spopolano pubblicità come: “stupiscilo\a a San Valentino”, “ecco come renderla\o finalmente felice“.  Il messaggio quindi che, queste pubblicità, fanno passare consiste nel fatto che, attraverso questo evento, ci si gioca il tutto e per tutto. Qualora la relazione vada bene, sanciamo il legame, qualora la relazione avesse delle difficoltà, si può correre ai ripari.

Aldilà di questo ragionamento iniziale, questo periodo dell’anno mi ha fatto sorgere un pensiero riguardo la differenza tra uomo e donna nella modalità di guardare, pensare, la coppia.  Il tutto può, a mio avviso, essere rappresentato con:

“l’uomo semina, la donna coltiva”

L’uomo, per esempio, è portato a picchi d’amore intenso, come il regalo a San Valentino, è portato a fare grandi gesti quindi picchi d’amore improvviso in momenti specifici. La donna, a differenza, non necessariamente propone picchi d’amore intenso, non semina, ma coltiva: lavora sulla costanza.  La donna, generalmente, lavora sulla presenza costante, propone attenzione e dedizione verso la coppia nella quotidianità, giorno dopo giorno.  L’uomo quindi è più portato al gesto palese, la donna a piccoli gesti che sono costitutivi della coppia stessa.

L’uomo, che tendenzialmente, è più portato al grande gesto ha anche, rispetto la donna, più tempi d’attesa e di latenza; la donna invece, a differenza, costruendo pezzettino per pezzettino prosegue piano piano con costanza e affidabilità.

Ovviamente non c’è, tra questi, un atteggiamento corretto e uno scorretto ma differenze importanti rispetto al mondo degli uomini e quello delle donne.

 

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