Superare un fallimento

Legati al fallimento ci sono una serie di preconcetti, pensieri, inerenti al giudizio, alla sentenza ovvero l’idea che il fallimento sia immutabile e non trasformabile, non rielaborabile. Quando le persone si trovano davanti ad un fallimento spesso lo interpretano come un dato di fatto, qualcosa di immutabile, “ho fallito, questo è quello che sono”. Spesso inoltre c’è una migrazione del concetto da “ho fallito” a “sono un fallito”. 

Il fallimento può essere visto in molti modi, come una tappa di un percorso che può essere superata attraverso delle strategie. Il fallimento stesso può essere trasformato in apprendimento, c’è chi dice “io non fallisco mai o vinco o imparo”, il fallimento non è considerabile tale nel momento in cui lo trasformo in apprendimento che modifica il comportamento futuro.

L’impatto che noi diamo al fallimento determina l’importanza stessa che l’evento ha nelle nostre vite. Non vediamolo come una cosa immutabile, tantomeno come una sentenza, ma come una parte di un percorso e una grande possibilità per il futuro: è grazie al fallimento che trasformiamo ciò che siamo. Possiamo essere vittime del fallimento o farlo diventare un nostro grande alleato. 

Dr. Matteo Radavelli: Ciao, sono il Dr. Matteo Radavelli, Psicologo e Psicoterapeuta ad orientamento sistemico-relazionale. Mi sono laureato in Psicologia Clinica e Neuropsicologia presso l'Università degli studi di Milano Bicocca e specializzato in psicoterapia allo European Institute of Systemic-relational Therapies (E.I.S.T.). Ho lavorato per il Cassel Hospital di Richmond (Londra) e per l'Ospedale Maggiore Sant'Anna di Como come consulente psicologo, per il quale ho gestito il servizio "Stai Bene col Tuo Lavoro", rivolto ad imprenditori e dipendenti che hanno sviluppato una difficoltà psicologica connessa a problemi lavorativi ed economici. Attualmente dirigo e supervisiono 6 centri di psicologia e psicoterapia: Arcore, Monza, Seregno e Agrate Brianza (provincia di Monza e Brianza), Como e Merate (provincia di Lecco). Nel mio lavoro mi rivolgo ad individui, coppie e famiglie che attraversano un momento di difficoltà, partendo dal presupposto che il disagio non va considerato come esclusivamente interno all'individuo, ma come parte del sistema di relazioni in cui vive. Questa modalità consente di evidenziare i vincoli che mantengono la difficoltà e favorisce la loro rinegoziazione e superamento. Il metodo da me utilizzato è particolarmente utile in situazioni di ansia, problemi relazionali e problemi sessuali. Insieme dedicheremo i primissimi incontri ad approfondire il problema, costruendo la strada verso il cambiamento desiderato.
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