Il 2019 è arrivato ed ha portato con sé, come ogni anno, l’oroscopo per l’anno nuovo. Vorrei oggi proporre una piccola riflessione a riguardo, affinché tutti si possa avere maggiori informazioni per comprendere ciò che spesso ci viene detto o che spesso leggiamo. La caratteristica degli oroscopi come di molti test di psicologia in rete è quello di presentare una serie di caratteristiche che il lettore trova sorprendentemente adatte alla propria personalità. Tuttavia queste descrizioni sono applicabili a molte altre persone!
Perché crediamo all’astrologia, agli oroscopi e simili “pseudo-scienze” anche se esse forniscono descrizioni o previsioni della nostra personalità assolutamente infondate?
L’effetto Forer emerge in un breve articolo del 1949, intitolato “The Fallacy of Personal Validation: A classroom Demonstration of Gullibility” (“La fallacia della convalida soggettiva: una dimostrazione di credulità in aula”). Forer somministra a 39 studenti di un corso introduttivo di psicologia un test di personalità denominato DIB (Diagnostic Interest Blank). In seguito, restituisce agli studenti un profilo di personalità, apparentemente scaturito dalle risposte al test, in realtà prelevato da comuni riviste di astrologia e unico per tutti. Forer comunica agli studenti di non confrontarsi, infatti ogni profilo era composto dalle medesime frasi:
« Hai molto bisogno che gli altri ti apprezzino e ti stimino eppure hai una tendenza a essere critico nei confronti di te stesso. Pur avendo alcune debolezze nel carattere, sei generalmente in grado di porvi rimedio. Hai molte capacità inutilizzate che non hai volto a tuo vantaggio. Disciplinato e controllato all’esterno, tendi a essere preoccupato e insicuro dentro di te. A volte dubiti seriamente di aver preso la giusta decisione o di aver fatto la cosa giusta. Preferisci una certa dose di cambiamento e varietà e ti senti insoddisfatto se obbligato a restrizioni e limitazioni. Ti vanti di essere indipendente nelle tue idee e di non accettare le opinioni degli altri senza una prova che ti soddisfi. Ma hai scoperto che è imprudente essere troppo sinceri nel rivelarsi agli altri. A volte sei estroverso, affabile, socievole, mentre altre volte sei introverso, diffidente e riservato. Alcune delle tue aspirazioni tendono a essere davvero irrealistiche. »
Come si può leggere il profilo era composto da affermazioni del tutto generiche. Forer chiede, quindi, agli studenti di valutare l’accuratezza del profilo su una scala da zero (il punteggio minimo) a cinque (il punteggio massimo), ottenendo una valutazione media di 4,26 (92%), un punteggio altissimo.
L’esperimento dimostra che gli individui, posti di fronte a una descrizione generica della personalità, tendono ad adattarla a se stessi, come se la descrizione fosse rivolta unicamente alle loro persone, nonostante la vaghezza della descrizione la renda adattabile a un numero molto ampio di individui.
Come spiega lo stesso Forer ciò avviene perchè gli individui non si differenziano tra loro per il possesso o l’assenza di determinati tratti di personalità, infatti tutti esibiscono gli stessi tratti. Ciò che ci differenzia è il grado con cui questi tratti si manifestano. L’individuo, in altre parole, è una configurazione unica di caratteristiche non uniche, rinvenibili in tutti in misura variabile.
Analizzando il grado di accordo degli studenti con le varie frasi presentate, Forer afferma che nel valutare le singole proposizioni aumenta la capacità critica dei soggetti, mentre la lettura di un report generale sulla propria personalità induce le persone a riconoscersi in misura maggiore.
È esattamente questo il meccanismo per cui spesso ci riconosciamo in descrizioni estremamente generiche sviluppate da professionisti o meno di ambiti disparati. La genericità della affermazioni, caratteristica di qualunque oroscopo, è uno dei principi fondamentali di quello che da allora viene definito “effetto Forer”: tutti possono riconoscersi facilmente in simili frasi specie se presentate non singolarmente, ma insieme ad altre a comporre un profilo globale.
Recenti studi hanno dimostrato che viene dato un voto di accuratezza più alto se il soggetto crede che l’analisi sia personalizzata, se è sensibile all’autorità dell’esaminatore, se l’analisi, come già sottolineato, elenca tratti generici e comuni ed infine se elenca principalmente tratti positivi.
Concludendo, è importante sottolineare che non vi è nulla di sbagliato nel leggere l’oroscopo ma è altrettanto importante sapere che non c’è alcun fondamento scientifico in questo e come tale dev’essere considerato. È sempre importante informarsi, approfondire e comprendere, porsi domande e cercare le risposte. Per chiunque volesse cogliere l’opportunità allego di seguito un articolo, inerente al tema trattato, pubblicato dal Cicap (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze).