Lavoro VS vita privata

Lavoro vs Vita privata

Come si fa a non farsi influenzare dalla propria vita privata durante la pratica professionale? Ho già parlato in un precedente articolo di quali siano le mie tecniche per non portarmi il lavoro a casa ma esiste un metodo per non portarsi “la casa al lavoro”?

Ognuno di noi ha una vita privata ed è inevitabile che eventuali “scossoni” nel privato si ripercuotano anche in ambito lavorativo, siano essi positivi o negativi. Partiamo col dire che non è possibile essere del tutto asettici, la natura umana non funziona a compartimenti stagni, siamo fatti di emozioni e queste ci influenzano sempre.

La prima strategia che possiamo mettere in atto è il diventare consapevoli di quanto e in che modo la nostra vita privata vada ad impattare sul nostro lavoro, sull’esecuzione del lavoro. Possiamo pensare di guidare un’auto vecchia, con il volante che tende sempre ad andare un po’ verso sinistra: la nostra strategia sarà quella di forzare il volante verso destra per compensare e consentire all’auto di proseguire dritta.

La seconda strategia è quella di vedere il lavoro come una distrazione, un’isola felice che tiene lontano dalle preoccupazioni. Concentrandosi sul lavoro si eviterà di rimanere focalizzati sulla vita privata e anzi andare al lavoro diventerà un piacere. Questo è tanto più facile quanto più il lavoro è immersivo come può esserlo il mio. Avere a che fare con le persone, ascoltare le loro storie, vuol dire rimanere super concentrati, ascoltando con entrambe le orecchie. Nel mio caso esistono poi le intervisioni e le supervisioni con i colleghi che aiutano a capire se si è persa la bussola a causa, appunto, di problematiche private che influiscono sulla pratica professionale.

Dr. Matteo Radavelli: Ciao, sono il Dr. Matteo Radavelli, Psicologo e Psicoterapeuta ad orientamento sistemico-relazionale. Mi sono laureato in Psicologia Clinica e Neuropsicologia presso l'Università degli studi di Milano Bicocca e specializzato in psicoterapia allo European Institute of Systemic-relational Therapies (E.I.S.T.). Ho lavorato per il Cassel Hospital di Richmond (Londra) e per l'Ospedale Maggiore Sant'Anna di Como come consulente psicologo, per il quale ho gestito il servizio "Stai Bene col Tuo Lavoro", rivolto ad imprenditori e dipendenti che hanno sviluppato una difficoltà psicologica connessa a problemi lavorativi ed economici. Attualmente dirigo e supervisiono 6 centri di psicologia e psicoterapia: Arcore, Monza, Seregno e Agrate Brianza (provincia di Monza e Brianza), Como e Merate (provincia di Lecco). Nel mio lavoro mi rivolgo ad individui, coppie e famiglie che attraversano un momento di difficoltà, partendo dal presupposto che il disagio non va considerato come esclusivamente interno all'individuo, ma come parte del sistema di relazioni in cui vive. Questa modalità consente di evidenziare i vincoli che mantengono la difficoltà e favorisce la loro rinegoziazione e superamento. Il metodo da me utilizzato è particolarmente utile in situazioni di ansia, problemi relazionali e problemi sessuali. Insieme dedicheremo i primissimi incontri ad approfondire il problema, costruendo la strada verso il cambiamento desiderato.
Articoli recenti