Oggi parliamo di paura del rifiuto e lo facciamo approfondendo tre aspetti:
- cos’è
- quali conseguenze ha
- da dove ha origine
La paura del rifiuto nella relazione non è altro che il timore, spesso ingiustificato, poiché ha a che vedere con dinamiche individuali che rendono la persona sensibile tanto da metterla in continua allerta e apprensione nei confronti di una possibile fuga e rifiuto del partner.
La paura del rifiuto ha diverse manifestazioni così come diverse conseguenze. La persona che ha paura del rifiuto ha, generalmente, un comportamento molto ossequioso e accondiscendente, tende a dire spesso “sì” e mettere avanti i bisogni dell’altro. Coluilei che ha paura del rifiuto tende spesso ad anticipare i bisogni altrui per farloa stare tranquillo.
Qual’ è il problema?
Troppo spesso questa eccessiva disponibilità implica il rinunciare a se stessi, il dilemma nel quale quindi questa persona si trova è:
rinunciare a se stessi in funzione della relazione oppure rischiare il rifiuto affermando tuttavia se stessi?
La scelta della persona che teme il rifiuto tendenzialmente è la prima in modo da ridurre al minimo le possibilità di rifiuto, tuttavia sul lungo termine è una posizione difficilissima da sostenere a causa delle conseguenti limitazioni. La persona infatti sviluppa rabbia, sofferenza, insoddisfazione: la persona si perde.
Da dove ha origine? Tendenzialmente ha origine nelle esperienze originarie con le figure d’attaccamento principali che diventavano contraddittori e ambivalenti. Ci sono naturalmente moltissime connessioni tra modalità e tipologia di cure ricevute e prime esperienze relazionali adulte, che approfondiremo in un articolo dedicato.