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I due livelli del disagio psicologico

L’Impatto del Disagio Psicologico sulla Vita di una Persona

Qual è l’impatto e quali sono i risvolti che un disagio psicologico assume nella vita di una persona? Ho trattato questo argomento in diversi video, affrontando temi come il disagio psichico, le patologie, i sintomi e il funzionamento della psicoterapia.

Uno che ti posso consigliare, propedeutico a quello che sto per dire, è un video intitolato I due significati del sintomo, I due livelli del sintomo. Questo perché, dal mio punto di vista, il disagio psichico agisce su diversi livelli della vita di una persona e influisce significativamente sulla sua qualità di vita.

L’Errore di Concentrarsi Solo sul Sintomo

Troppo spesso, sia il paziente che il terapeuta si concentrano esclusivamente su uno di questi livelli, ovvero quello più esplicito: l’aspetto sintomatologico.

Faccio un esempio. Prendiamo il caso di una persona che soffre di ansia con attacchi di panico. Il terapeuta e il paziente tendono a focalizzarsi su questo aspetto, considerandolo un intruso, un elemento estraneo e invasivo che caratterizza negativamente la vita della persona. L’obiettivo diventa allora eliminarlo, estirparlo.

Il lavoro terapeutico si concentra così su come controllare l’attacco di panico, su cosa lo scatena e su come evitarlo. Tutto questo è senza dubbio fondamentale, ed è importante sottolineare che non voglio minimizzarne l’importanza. Tuttavia, questo approccio tralascia un aspetto altrettanto rilevante: la riorganizzazione concreta della quotidianità del paziente.

La Riorganizzazione della Vita in Funzione del Disagio

Il disagio psicologico non si limita al sintomo manifesto. Spesso la persona tende a riorganizzare la propria vita non solo in funzione del sintomo stesso, ma anche del disagio psicologico sottostante.

Tornando all’esempio dell’ansia, possiamo osservare fenomeni come l’evitamento e l’anticipazione. Chi soffre di attacchi di panico, per esempio, può iniziare a evitare determinate situazioni per paura che possano scatenare un episodio d’ansia.

Non prendere più l’ascensore, evitare l’autostrada, rinunciare ai viaggi in aereo: sono tutti piccoli accorgimenti che, singolarmente, possono sembrare insignificanti. Tuttavia, nel loro insieme, contribuiscono a limitare progressivamente la qualità della vita della persona, riducendone sempre più i gradi di libertà. Questo non fa altro che consolidare, rafforzare e legittimare la presenza del sintomo.

Il Circolo Vizioso del Sintomo e della Riorganizzazione

Più il paziente e il terapeuta si concentrano esclusivamente sul sintomo, più tendono a trascurare altri aspetti cruciali della vita della persona. Convinzioni, credenze, comportamenti e pensieri finiscono per svilupparsi in funzione della presenza del sintomo, senza che ci si renda conto di come il resto della vita si stia trasformando per mantenerlo.

Per questo motivo, la patologia non si riduce semplicemente al sintomo. È piuttosto un sistema complesso che coinvolge anche tutti quei comportamenti, pensieri e credenze che vengono influenzati dal sintomo stesso. Questi elementi, presi singolarmente, potrebbero non sembrare gravi, ma quando si sommano uno dopo l’altro, mezzo grado alla volta, portano progressivamente la persona lontano dalla propria rotta e dal proprio benessere.

Un Approccio Terapeutico su Più Livelli

Per affrontare il disagio psicologico in modo efficace, è fondamentale intervenire su più livelli contemporaneamente. Non basta lavorare solo sull’aspetto sintomatologico: bisogna anche considerare come la vita della persona si è riorganizzata attorno al sintomo e intervenire su questo processo.

Solo così si può non solo estirpare il sintomo, ma anche permettere alla persona di riappropriarsi della propria vita e del proprio benessere.

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