Coronavirus: i rischi psicologici

Coronavirus, quali sono i rischi e le implicazioni psicologiche che questa vicenda porta con sé? A quali rischi ci espone?

I fattori in gioco sono molteplici e le conseguenze di tutto questo non sono preventivabili, probabilmente in molti casi non ancora immaginabili. Ci saranno sicuramente delle implicazioni mediche cliniche, altre economiche e altre ancora dal punto di vista psicologico.

Riguardo queste ultime il rischio psicologico più importante è il disturbo da stress post traumatico, disturbo che si sviluppa nei primi sei mesi dopo il termine dell’evento traumatico ed è connesso all’esperienza traumatica forte.

Questo disturbo è legato al rischio della propria vita, o quella di un famigliare o persona cara, tramite esperienza diretta che mette a repentaglio la vita. Tale disturbo si manifesta poi in diversi modi: incubi, flashback, pensieri intrusivi e riattivazione del trauma.

Di fatto, l’esperienza che stiamo vivendo in questi giorni, sta obbligando tutti noi ad una condizione di grande allerta, alla percezione di un pericolo imminente e  di pericolo di vita. Non c’è solo ciò che la persona avverte ma anche ciò che i media comunicano tra cui, a gran voce, la sensazione di paura.

E’ questo il maggiore rischio a cui, a mio avviso, siamo esposti, a cui tutti siamo esposti e non solo operatori sanitari e medici, ma anche famigliari e amici. Tutti noi siamo probabilmente esposti al rischio di un disturbo post traumatico da stress, pertanto una volta passata questa pandemia, dobbiamo essere in grado prima di tutto di prenderci cura dei nostri cari e di noi stessi, non solo dal punto di vista clinico, economico ma anche da quello psicologico.

 

 

Dr. Matteo Radavelli: Ciao, sono il Dr. Matteo Radavelli, Psicologo e Psicoterapeuta ad orientamento sistemico-relazionale. Mi sono laureato in Psicologia Clinica e Neuropsicologia presso l'Università degli studi di Milano Bicocca e specializzato in psicoterapia allo European Institute of Systemic-relational Therapies (E.I.S.T.). Ho lavorato per il Cassel Hospital di Richmond (Londra) e per l'Ospedale Maggiore Sant'Anna di Como come consulente psicologo, per il quale ho gestito il servizio "Stai Bene col Tuo Lavoro", rivolto ad imprenditori e dipendenti che hanno sviluppato una difficoltà psicologica connessa a problemi lavorativi ed economici. Attualmente dirigo e supervisiono 6 centri di psicologia e psicoterapia: Arcore, Monza, Seregno e Agrate Brianza (provincia di Monza e Brianza), Como e Merate (provincia di Lecco). Nel mio lavoro mi rivolgo ad individui, coppie e famiglie che attraversano un momento di difficoltà, partendo dal presupposto che il disagio non va considerato come esclusivamente interno all'individuo, ma come parte del sistema di relazioni in cui vive. Questa modalità consente di evidenziare i vincoli che mantengono la difficoltà e favorisce la loro rinegoziazione e superamento. Il metodo da me utilizzato è particolarmente utile in situazioni di ansia, problemi relazionali e problemi sessuali. Insieme dedicheremo i primissimi incontri ad approfondire il problema, costruendo la strada verso il cambiamento desiderato.
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