Terapia con minori VS terapia con adulti

La terapia svolta con pazienti adulti e la terapia svolta con bambini sono estremamente diverse e poichè le differenze tra le terapie sono un argomento che incuriosisce molto ho deciso di parlarvene in questo post.

Partiamo col dire che ci sono grandi differenze persino tra una terapia svolta con un dodicenne e una svolta con un diciassettenne e allo stesso modo sono diverse le terapie con giovani adulti rispetto a quelle con persone appartenenti alla cosiddetta “terza età”: concentriamoci però per il momento “solo” sulla distinzione tra minori e adulti.

La terapia svolta con adulti è basata quasi esclusivamente sulla parola, sul dialogo, che si allontana molto dallo stereotipo del lettino e del terapeuta posizionato alle spalle del paziente che tutti avrete in mente. La terapia è dialogica anche se esistono degli strumenti (scheda temporale o familiare, tavola sinottica, ecc) che si possono utilizzare come affiancamento.

La terapia svolta con minori è completamente diversa poichè è inverosimile chiedere anche solo ad un dodicenne di sedersi e di parlare per un’ora e mezza delle proprie emozioni. La terapia, in questi casi, si basa sulle loro modalità più caratteristiche, come il gioco e la relazione.  Con i minori gli strumenti che vengono utilizzati sono molti di più: per i piccolissimi si utilizzano dei giochi, viene chiesto ai genitori di giocare con i figli e li si osserva; con bimbi più grandi si possono proporre disegni, interpretazioni di disegni o altre attività un po’ più cognitive, aumentando la difficoltà via via che il paziente cresce. Non chiederemo mai ad un adolescente di giocare con i genitori ma certamente gli offriremo strumenti diversi e integreremo progressivamente sempre di più il dialogo e la parola.

Per tutti questi motivi appare anche chiaro che uno stesso terapeuta potrebbe non essere in grado di lavorare con bambini di 8-9 anni e anche con adulti con la stessa efficacia: le specializzazioni esistono anche in base all’età, non solo in base alla tipologia.

Dr. Matteo Radavelli: Ciao, sono il Dr. Matteo Radavelli, Psicologo e Psicoterapeuta ad orientamento sistemico-relazionale. Mi sono laureato in Psicologia Clinica e Neuropsicologia presso l'Università degli studi di Milano Bicocca e specializzato in psicoterapia allo European Institute of Systemic-relational Therapies (E.I.S.T.). Ho lavorato per il Cassel Hospital di Richmond (Londra) e per l'Ospedale Maggiore Sant'Anna di Como come consulente psicologo, per il quale ho gestito il servizio "Stai Bene col Tuo Lavoro", rivolto ad imprenditori e dipendenti che hanno sviluppato una difficoltà psicologica connessa a problemi lavorativi ed economici. Attualmente dirigo e supervisiono 6 centri di psicologia e psicoterapia: Arcore, Monza, Seregno e Agrate Brianza (provincia di Monza e Brianza), Como e Merate (provincia di Lecco). Nel mio lavoro mi rivolgo ad individui, coppie e famiglie che attraversano un momento di difficoltà, partendo dal presupposto che il disagio non va considerato come esclusivamente interno all'individuo, ma come parte del sistema di relazioni in cui vive. Questa modalità consente di evidenziare i vincoli che mantengono la difficoltà e favorisce la loro rinegoziazione e superamento. Il metodo da me utilizzato è particolarmente utile in situazioni di ansia, problemi relazionali e problemi sessuali. Insieme dedicheremo i primissimi incontri ad approfondire il problema, costruendo la strada verso il cambiamento desiderato.
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