“Sa dottore che una volta terminato il colloquio mi sento stanco e affaticato? Avverto la testa pesante, piena di pensieri come se avessi lavorato per 8 ore.”
Ti sei mai chiesto cosa rende il colloquio psicologico e psicoterapeutico così denso e impegnativo sia dal punto di vista emotivo che dal punto di vista energetico?
Dal mio punto di vista gli aspetti che concorrono appunto a questo sono tre. Innanzitutto il lessico che viene utilizzato, ovvero parole e termini tecnici, rende più complessa la comprensione diretta della conversazione. Lo psicologo naturalmente deve riuscire a parlare la lingua del paziente, è altrettanto vero però che il linguaggio all’interno della terapia viene continuamente costruito e aggiustato dal paziente e dal terapeuta che devono riuscire a sviluppare un loro linguaggio comune. Durante i primi colloqui si può quindi avere la sensazione come se si stesse parlando una lingua straniera che si padroneggia e si comprende, tuttavia lo sforzo mentale che viene richiesto per riuscire a comprendere ed essere comprensibile è sicuramente maggiore.
Il secondo aspetto è che nel colloquio terapeutico non si parla solo di sé, il terapeuta infatti indaga, fa delle domande, approfondisce e prende informazioni che cerca successivamente di far vedere al paziente sotto un altro punto di vista. La ri-narrazione della propria storia comprende la necessità di conoscersi e sapersi narrare cosa che richiede naturalmente fatica. Questo è collegato al terzo aspetto, la narrazione inconscia che in qualche modo viene messa in atto a seguito del colloquio e durante alcune fasi del colloquio stesso diventa come un dialogo interno, inconscio, che continua a lavorare sulla ri-narrazione della propria storia. Il dialogo inconscio che inizia durante il colloquio rimane latente in noi anche successivamente e continua a lavorare anche senza il nostro diretto controllo cosciente. Queste tre aspetti concorrono e collaborano durante e successivamente un colloquio nel generare la tipica stanchezza avvertita dopo un colloquio psicoterapeutico.