Come evolve il sintomo durante la terapia?

Quando si contatta uno psicologo generalmente lo si fa nell’ottica di migliorare o guarire un sintomo. Il sintomo tuttavia non si muove mai nella modalità con cui il paziente si aspettava e talvolta neanche nella modalità in cui il terapeuta si aspetta.

C’è chi si aspetta che il sintomo scompaia dopo breve tempo, chi si aspetta solo un leggero miglioramento e ancora chi pensa di avere un iniziale miglioramento che tenderà alla guarigione.

Il sintomo tuttavia non si muove con linearità, non migliora in progressione graduale. Se in cinque sedute, per esempio, un sintomo ansioso può avere un miglioramento è sbagliato aspettarsi la sua totale guarigione nel doppio del tempo.

Il sintomo può avere un iniziale e veloce miglioramento a seguito del primo approfondimento del problema e subire successivamente un arresto nel percorso di miglioramento e guarigione. Può accadere che il sintomo persista per tutto il percorso terapeutico per poi scomparire una volta terminato.

Il terapeuta e la terapia pertanto non devono mai concentrarsi sulla risoluzione in sé del sintomo quanto sugli elementi che lo hanno determinato e alimentato.  Il sintomo segue regole proprie, spesso bizzarre, ed è necessario che il professionista si concentri sugli incastri che lo hanno generato e lo mantengono, per permettere un suo miglioramento ed una sua guarigione.

 

 

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