Psicoterapia: La Restituzione a Conclusione della Consultazione

In psicoterapia, ogni fase del percorso terapeutico ha un’importanza cruciale, ma la fase di consultazione è quella che pone le fondamenta per tutto il lavoro successivo. Questa fase non ha tempi rigidi, ma è fondamentale per comprendere la natura del problema del paziente e definire il percorso terapeutico. Al termine di questa fase, avviene un momento essenziale chiamato “restituzione”. In questo articolo, esploreremo cosa rappresenta la restituzione e come viene condotta.

La Fase di Consultazione

La consultazione è la prima fase della psicoterapia, che generalmente comprende tre o quattro incontri. Durante questi incontri, il terapeuta lavora con il paziente per identificare la causa del problema, comprendere in cosa consiste il problema stesso e determinare le possibili strategie per affrontarlo. Questo processo è fondamentale per impostare una terapia efficace e mirata.

Cos’è la Restituzione?

La restituzione segna la conclusione della fase di consultazione. Solitamente avviene al termine del terzo o quarto colloquio. Durante la restituzione, il terapeuta presenta al paziente una sintesi di quanto emerso durante la consultazione: le cause identificate del problema, la sua definizione e le vie percorribili per affrontarlo. Questo momento è cruciale per diverse ragioni:

  1. Chiarezza e Ordine Mentale: La restituzione fornisce al paziente le prime risposte, permettendogli di fare chiarezza su cosa sta accadendo.
  2. Definizione degli Obiettivi: Vengono stabiliti obiettivi chiari per il percorso terapeutico.
  3. Strutturazione del Percorso: Il terapeuta fornisce indicazioni su come dovrebbe essere strutturata la terapia.

Le Regole della Restituzione

La restituzione è un momento delicato che segue delle regole precise. Le due più importanti sono:

  1. Definizione del Problema nel “Qui e Ora”: Identificare le caratteristiche e gli aspetti cruciali del problema che il paziente porta in terapia. Questo include la rilettura del significato del problema e la sua comprensione nel contesto attuale.
  2. Comprensione dei Terreni Fertili: Analizzare i fattori che hanno determinato l’insorgenza del problema, comprendendo quali sistemi di funzionamento e vissuti del paziente hanno favorito lo sviluppo della sintomatologia.

Un Approccio Bilanciato

Durante la restituzione, è fondamentale mantenere uno sguardo su due livelli contemporanei:

  • Micro: Riguarda il “qui e ora”, la motivazione e il problema specifico presentato dal paziente. Ad esempio, depressione, attacchi di panico o problemi esistenziali.
  • Macro: Riguarda i sistemi di funzionamento sviluppati dal paziente nel corso della sua vita. Questo livello aiuta a comprendere come i sintomi si inseriscono nel contesto più ampio della vita del paziente e quali meccanismi hanno facilitato l’insorgenza e il mantenimento del problema.

Coniugare Micro e Macro

È essenziale che questi due livelli siano coniugati e portati avanti contemporaneamente. Questo approccio consente di:

  1. Risolvere il Problema Specifico: Affrontare il sintomo presentato nel “qui e ora”.
  2. Cambiare il Sistema di Funzionamento: Modificare i meccanismi di funzionamento che hanno favorito l’insorgenza del sintomo, prevenendo così la sua ricomparsa in futuro.

Conclusione

La chiusura della fase di consultazione con la restituzione è un passo fondamentale per impostare una psicoterapia efficace. Fornisce chiarezza al paziente, definisce gli obiettivi del percorso terapeutico e struttura le fasi successive della terapia. Un intervento equilibrato tra il livello micro e macro garantisce che non solo il problema attuale venga affrontato, ma che si lavori anche sui sistemi di funzionamento sottostanti per prevenire future ricadute.

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