Faccio un breve video su quali sono le nuove forme di terapia, in particolare mediate dalla tecnologia, quindi in riferimento alla psicoterapia online recentemente è stata approvata la possibilità, a livello nazionale italiano, di erogare delle prestazioni di psicoterapia online mentre fino a qualche anno fa si potevano esclusivamente erogare delle consulenze psicologiche online. Queste ovviamente hanno una profondità diversa e non costituiscono una terapia quindi con l’utilizzo di specifiche tecniche terapeutiche. Le possibilità oggi sono diverse e la tecnologia avanza sempre più velocemente e con sé anche la possibilità di fare colloquio online quindi anche la possibilità del paziente di usufruire, oltre alla psicoterapia classica, di forme differenti. Le nuove forme di psicoterapia sono sostanzialmente tre. Il primo è la psicoterapia online che avviene tramite un video consultazione, si utilizzano dei sistemi di videoconferenza classici che garantiscono la tutela de dati come per esempio Skype, Facetime oppure la videochiamata Whatsapp. Non cambia sostanzialmente nulla se non per il fatto che viene utilizzato un dispositivo elettronico per effettuare il colloquio quindi la persona e il dottore si mettono davanti allo schermo e svolgono il loro colloquio.
Ci sono poi altre due forme di terapia, più pionieristiche rispetto la psicoterapia online, che sono la consulenza via chat oppure attraverso mail. Queste forme vengono generalmente integrate all’interno di una psicoterapia classica oppure online è infatti frequente che un paziente nel momento in cui non ha un appuntamento immediato il giorno successivo all’appuntamento mandi una mail o un messaggio. È possibile tuttavia svolgere anche dei veri e propri percorsi mediati dai sevizi chat o email; la differenza sostanziale è che per quanto riguarda la chat c’è una certa sincronicità ovvero c’è una chat live e in diretta dove c’è un confronto e un botta e risposta immediato tra il paziente e il terapeuta cosa che invece non avviene con un email. Con quest’ultima infatti i tempi si dilatano.
Dal mio punto di vista questi non devono più essere dei servizi accessori nel senso che non devono essere solamente dei servizi che vanno ad implementare o a completare un servizio dal punto di vista terapeutico benché possono trasformarsi anche nel mezzo principale tramite il quale viene erogata una consulenza. Questo perché le nostre vite sono sempre più diffuse, ci sono sempre più social network e servizi chat che possono diventare anche degli strumenti di aiuto e non solo di svago. Dal mio punto di vista nei prossimi anni ci si approccerà più spesso a questo tipo di terapie e se ne vedrà sempre di più l’efficacia. All’estero ad esempio soprattutto in America, Australia e Inghilterra sevizi di questo topo sono ampiamente diffusi, in Italia si contano invece sulle punte delle dita. Questi strumenti saranno sicuramente il futuro e lo psicologo deve conoscerli e poterli utilizzare rendendoli utili alla pratica clinica.