La stanza di terapia. Uno spazio da riempire con la tua storia!

Com’è arredata la stanza di terapia? Perché ho fatto questa scelta? Io e la mia equipe ci siamo interrogati molto sul tipo di arredamento da dare e che forma utilizzare, che immagine trasmettere al paziente. Siamo quindi giunti alla conclusione che la stanza di terapia deve essere sobria e neutra, principalmente per due motivi. Dal mio punto di vista non deve raccontare troppo della personalità dello psicoterapeuta perché altrimenti va ad inficiare lo sviluppo delle neo strutture terapeutiche ovvero l’elemento fondamentale per riuscire a rendere la terapia efficace. Queste vengono influenzate da tutte quelle informazioni che il paziente ha rispetto la personalità e la persona del terapeuta. Mantenere una stanza quantomeno sobria, senza particolari quadri se non il minimo, senza foto personali, senza i titoli appesi alle pareti è importante perché così facendo il paziente non ottiene troppe informazioni rispetto alla persona e alla personalità del terapeuta e quindi è più libero di sviluppare le neo strutture terapeutiche.

Il secondo elemento e fattore per cui è importante avere una stanza sobria è che sostanzialmente la stanza deve essere in qualche modo un foglio bianco che viene riempito progressivamente dalla storia e dai problemi, dalle emozioni, dalle sensazioni e dai cambiamenti che il paziente insieme al terapeuta sviluppano. Quindi è il paziente con la sua personalità e lo stesso paziente in relazione al terapeuta che riempie e arreda le pareti con la sua storia, rende la stanza sua. Questo non è possibile se la stanza di terapia contiene arredi eccentrici o particolarmente caratterizzanti la personalità del terapeuta che potrebbero anche mettere a disagio la moltitudine di persone che vi entrano.

Può succedere che le persone le prime volte che entrano in questa stanza provino una sensazione di vuoto e che sia poco accogliere, ed è sicuramente un rischio. Tuttavia io e la mia equipe abbiamo compreso che man mano che il percorso prosegue per la persona diventa sempre più importante arredare la sua stanza interna e trasformare la stanza di terapia con le sue parole ed emozioni.

 

 

Dr. Matteo Radavelli: Ciao, sono il Dr. Matteo Radavelli, Psicologo e Psicoterapeuta ad orientamento sistemico-relazionale. Mi sono laureato in Psicologia Clinica e Neuropsicologia presso l'Università degli studi di Milano Bicocca e specializzato in psicoterapia allo European Institute of Systemic-relational Therapies (E.I.S.T.). Ho lavorato per il Cassel Hospital di Richmond (Londra) e per l'Ospedale Maggiore Sant'Anna di Como come consulente psicologo, per il quale ho gestito il servizio "Stai Bene col Tuo Lavoro", rivolto ad imprenditori e dipendenti che hanno sviluppato una difficoltà psicologica connessa a problemi lavorativi ed economici. Attualmente dirigo e supervisiono 6 centri di psicologia e psicoterapia: Arcore, Monza, Seregno e Agrate Brianza (provincia di Monza e Brianza), Como e Merate (provincia di Lecco). Nel mio lavoro mi rivolgo ad individui, coppie e famiglie che attraversano un momento di difficoltà, partendo dal presupposto che il disagio non va considerato come esclusivamente interno all'individuo, ma come parte del sistema di relazioni in cui vive. Questa modalità consente di evidenziare i vincoli che mantengono la difficoltà e favorisce la loro rinegoziazione e superamento. Il metodo da me utilizzato è particolarmente utile in situazioni di ansia, problemi relazionali e problemi sessuali. Insieme dedicheremo i primissimi incontri ad approfondire il problema, costruendo la strada verso il cambiamento desiderato.
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