Due motivi per cui si torna con l’ex

L’ex è un tema molto spigoloso, su cui ci sono tante teorie, congetture e riflessioni diverse. Una volta, durante un webinar, ho utilizzato una metafora che trovo abbastanza calzante rispetto all’ex. In quel momento mi era stato chiesto: “Perché, quando incontro il mio ex o la mia ex, nonostante non abbia più interesse a tornare insieme e mi renda conto di non provare più sentimenti verso questa persona, sento comunque qualcosa nella pancia?”

Sento un’emozione che, a tratti, è anche scomoda. Ho usato una metafora per descrivere questa sensazione: quel tumulto, quella sensazione strana, che a volte è un fastidio, a volte è come un pugno nella pancia, e altre volte è quasi un senso di pace, è legata al concetto di “casa”. Quando incontriamo l’ex, ritroviamo i nostri “oggetti”: il nostro passato, la nostra storia, i nostri desideri, e una parte di ciò che siamo.

L’ex come una vecchia casa

È come se entrassimo in una casa che sappiamo non essere più nostra, ma che abbiamo abitato e che, in qualche modo, portiamo sempre con noi. Questa casa ci sarà sempre familiare e quindi suscita un certo livello di nostalgia, non necessariamente perché si vuole tornare con l’altro, ma perché ci permette di capire chi siamo diventati oggi. Nonostante pensiamo magari di aver dimenticato quella parte di noi, non l’abbiamo fatto, né possiamo farlo, proprio perché è tramite le relazioni che abbiamo avuto che siamo diventati le persone che siamo.

Secondo me, questa metafora dell’ex come una vecchia casa rende bene l’idea. È una delle nostre vecchie case, una casa abitata, che ha sempre un significato emotivo per noi stessi, non necessariamente per l’altra persona, cioè l’ex, per cui magari non proviamo più alcun tipo di sentimento.

Perché si torna con l’ex: i due motivi principali

Ora, per rispondere alla domanda iniziale di questo video, posso dire che ci sono sostanzialmente due motivi principali per cui si torna con l’ex, e questi prevedono sia rischi sia potenziali benefici. Ci sono tante variabili da considerare, ma, per dovere di sintesi, non posso approfondirle tutte.

1. Si prova ancora un sentimento reciproco

I due grossi filoni, le due macro-categorie per cui si può tornare con l’ex, sono:

Il primo motivo è che si prova ancora un sentimento e, in qualche modo, questo sentimento è reciproco. Anche se questo sentimento reciproco può essere sbiadito, si vivono condizioni in cui entrambi, pur essendosi lasciati, provano ancora affetto o amore potenziale nei confronti dell’altro. Entrambi sentono di avere ancora qualcosa da capire e provare insieme, e pensano che ci sia ancora una possibilità. Magari erano una coppia litigiosa, una coppia che si è fatta del male, e poi ha deciso di interrompere la relazione, ma nessuno dei due è effettivamente andato oltre.

Spesso si arriva a un punto in cui ci si rende conto degli errori fatti e si desidera ripartire, desiderando darsi una seconda possibilità. Questo non è semplice, ma è possibile. Secondo me, questo può accadere solo dopo un certo periodo di pausa, tendenzialmente mesi, o meglio ancora anni. In questo tempo, ciascuno ha fatto il proprio percorso di vita e ha capito delle cose anche su di sé. Tornare con l’ex dopo solo due mesi rischia di essere deleterio, ma questa situazione più positiva si verifica quando i due si lasciano, fanno il loro percorso e poi si riscoprono con nuovi presupposti.

2. Si torna con l’ex per accontentarsi

Il secondo motivo è che si torna con l’ex a distanza di poco tempo. In questo caso, si torna perché si fa fatica a stare da soli, perché non si è trovato di meglio, o perché, perdendosi, si riescono a riconoscere anche gli aspetti positivi dell’altro che, quando si era vicini, non si vedevano. Ma in realtà non è cambiato nulla. È come accontentarsi.

Nel primo esempio ho parlato di ristrutturazione e ricostruzione, quindi di evoluzione. In questo secondo caso, il tornare con l’ex ha a che fare con l’accontentarsi, con il cedere a compromessi, magari per paura di rimanere soli o per insicurezza nel trovare una nuova persona. Può essere rassicurante tornare con l’ex perché le dinamiche sono già conosciute, ma in questo caso non ci si è dati l’opportunità di perdersi veramente.

Tornare insieme in questo caso porta spesso a una dinamica di tira e molla, dove la coppia si trova di fronte a una nuova sfida: capire se ci sono davvero presupposti per un nuovo inizio. Tuttavia, questo non è affatto semplice. Quando si torna insieme all’ex dopo poco tempo, di solito è più per paura di restare soli o per accontentarsi. Ci si adatta, perché si teme che trovare qualcun altro sia troppo difficile o rischioso.

Le sfide nel tornare con l’ex

In questo secondo scenario, vedo raramente coppie disposte a lavorare con determinazione per raggiungere la felicità. La paura di uscire dalla propria zona di comfort è spesso più grande del desiderio di ottenere un nuovo equilibrio e benessere.

Ora, ci sono diverse teorie. C’è una canzone che dice che “chi si accontenta gode”, ed è soggettivo. Non c’è un giusto o uno sbagliato in assoluto. La felicità è soggettiva, e ognuno costruisce la propria felicità in base ai propri desideri e caratteristiche.

Conclusione: riflessioni sul tornare con l’ex

Il mio scopo, in questo video, è riflettere su quali potrebbero essere le motivazioni, i rischi, le fatiche, ma anche le opportunità legate al tornare con l’ex. A ben vedere, tutte le storie rientrano in una delle due categorie, con possibili sovrapposizioni. Poi, cosa fare e come comportarsi dipende dal concetto di felicità e benessere, che sono concetti molto personali.

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Dr. Matteo Radavelli: Ciao, sono il Dr. Matteo Radavelli, Psicologo e Psicoterapeuta ad orientamento sistemico-relazionale. Mi sono laureato in Psicologia Clinica e Neuropsicologia presso l'Università degli studi di Milano Bicocca e specializzato in psicoterapia allo European Institute of Systemic-relational Therapies (E.I.S.T.). Ho lavorato per il Cassel Hospital di Richmond (Londra) e per l'Ospedale Maggiore Sant'Anna di Como come consulente psicologo, per il quale ho gestito il servizio "Stai Bene col Tuo Lavoro", rivolto ad imprenditori e dipendenti che hanno sviluppato una difficoltà psicologica connessa a problemi lavorativi ed economici. Attualmente dirigo e supervisiono 6 centri di psicologia e psicoterapia: Arcore, Monza, Seregno e Agrate Brianza (provincia di Monza e Brianza), Como e Merate (provincia di Lecco). Nel mio lavoro mi rivolgo ad individui, coppie e famiglie che attraversano un momento di difficoltà, partendo dal presupposto che il disagio non va considerato come esclusivamente interno all'individuo, ma come parte del sistema di relazioni in cui vive. Questa modalità consente di evidenziare i vincoli che mantengono la difficoltà e favorisce la loro rinegoziazione e superamento. Il metodo da me utilizzato è particolarmente utile in situazioni di ansia, problemi relazionali e problemi sessuali. Insieme dedicheremo i primissimi incontri ad approfondire il problema, costruendo la strada verso il cambiamento desiderato.
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