Come funziona il primo colloquio con lo psicologo

In cosa consiste il primo colloquio con uno psicologo psicoterapeuta?

Il primo colloquio è un momento particolarmente delicato ed importante della terapia, molto spesso per molte persone è la prima volta che si approcciano ad un professionista di questo tipo e quindi portano con sé gli stereotipi, pregiudizi, rispetto a questa professione. Ci può essere quindi un certo livello di agitazione e di preoccupazione. Il primo incontro è solitamente caratterizzato e strutturato a seguito sempre di una prima telefonata informativa in cui vengono raccolte le nozioni di base della persona. Ad esempio qual è il motivo della telefonata e successivamente alcune caratteristiche come, il lavoro, l’età, lo stato di famiglia. Consiste principalmente in un’indagine più approfondita rispetto al problema e rispetto a qual è la motivazione per cui appunto si vive una difficoltà. Molte volte mi capita di trovare di fronte a me persone che mi dicono che non sanno da dove partire e non sanno cosa raccontare o cosa far conoscere. In un incontro solo, il primo nello specifico, non si può essere risolutivi. Questo è infatti un incontro puramente informativo, il terapeuta non può avere la presunzione di conoscere o aver capito il problema della persona solo a seguito del primo incontro. Deve pertanto mettere il paziente nella condizione di potersi raccontare, di potersi aprire quindi io nella mia personalissima esperienza chiedo alla persona perché è qui che cosa sta succedendo qual è la difficoltà che si trova a vivere. Chiedo di organizzare lei il discorso e successivamente mi metto in una posizione di ascolto assolutamente attivo e aiuto la persona a comprendere a anche ad organizzare tramite una serie di domande la presentazione della sua difficoltà. Questo è integrato anche ad una serie di domande che permettono poi di farmi un’idea sostanzialmente complessiva della situazione come se l’attenzione fosse diretta molto più alla mappa quindi a quali sono gli elementi salienti che al territorio quindi è più un’indagine orizzontale di ciò che sta succedendo piuttosto che invece verticale entrando nello specifico di ogni singolo dettaglio. Il mio lavoro è infatti sempre strutturato con una fase di consultazione che è la parte preliminare appunto del percorso di terapia che è costituita tendenzialmente da trequattro incontro quindi oltre al primo ci sono necessariamente degli altri incontri che io utilizzo per raccogliere le informazioni che mi servono per poi restituire la mia idea rispetto al tipo di lavoro che deve essere strutturato. Il primo incontro termina quindi con la definizione di qual è il modello d’intervento e quindi di cosa andremo ad approfondire le volte successive. Si approfondirà anche quali possono essere i tempi appunto che questo lavoro richiede. La fase di consultazione prevede che ci si muova su tante diverse aree, quelle che solitamente il terapeuta ritiene più informative del funzionamento della persona che gli permettono di ottenere tutte le informazioni necessarie ad una comprensione completa e chiara del caso quindi ad esempio alcune di queste aree potrebbero essere la sfera famigliare nella relazione di coppia, l’attività lavorativa, la sfera amicale. Il primo incontro è sicuramente un momento delicato di conoscenza reciproca ed è il primo momento in cui si deve provare a raccontare la propria difficoltà. Non può essere un incontro necessariamente esaustivo ma getta le basi per il lavoro futuro. 

Dr. Matteo Radavelli: Ciao, sono il Dr. Matteo Radavelli, Psicologo e Psicoterapeuta ad orientamento sistemico-relazionale. Mi sono laureato in Psicologia Clinica e Neuropsicologia presso l'Università degli studi di Milano Bicocca e specializzato in psicoterapia allo European Institute of Systemic-relational Therapies (E.I.S.T.). Ho lavorato per il Cassel Hospital di Richmond (Londra) e per l'Ospedale Maggiore Sant'Anna di Como come consulente psicologo, per il quale ho gestito il servizio "Stai Bene col Tuo Lavoro", rivolto ad imprenditori e dipendenti che hanno sviluppato una difficoltà psicologica connessa a problemi lavorativi ed economici. Attualmente dirigo e supervisiono 6 centri di psicologia e psicoterapia: Arcore, Monza, Seregno e Agrate Brianza (provincia di Monza e Brianza), Como e Merate (provincia di Lecco). Nel mio lavoro mi rivolgo ad individui, coppie e famiglie che attraversano un momento di difficoltà, partendo dal presupposto che il disagio non va considerato come esclusivamente interno all'individuo, ma come parte del sistema di relazioni in cui vive. Questa modalità consente di evidenziare i vincoli che mantengono la difficoltà e favorisce la loro rinegoziazione e superamento. Il metodo da me utilizzato è particolarmente utile in situazioni di ansia, problemi relazionali e problemi sessuali. Insieme dedicheremo i primissimi incontri ad approfondire il problema, costruendo la strada verso il cambiamento desiderato.
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