Separazione: quando e come comunicare ai figli la separazione?
Questa è una domanda da un milione di dollari che mi trovo spesso ad affrontare in stanza di terapia quando aiuto le coppie in questo momento delicato. Le variabili e le dinamiche da considerare sono diverse, non ci sono solamente delle motivazioni che portano alla separazione ma anche una serie di variabili legate al tipo di famiglia, al tipo di conflitto in essere che devono necessariamente essere valutate.
Le alternative tendenzialmente si muovono tra i due poli: comunicare immediatamente ai figli la verità sulla volontà di separarsi anche se questo processo non è ancora iniziato ed è ai suoi albori oppure comunicare il tutto ai figli solamente nel momento in cui tutto è già stato definito.
Le variabili da considerare, oltre la motivazione in sé della separazione, oltre alla possibilità che ci siano motivazioni molto gravi che mettono per esempio a rischio la salute dei membri della famiglia, sono molto varie. Innanzitutto è importante considerare l’età dei figli e in secondo luogo anche quanto i figli sono a conoscenza del conflitto dei genitori. In linea di massima una buona prassi, evitando inutili generalizzazioni, è che più il figlio è piccolo più la comunicazione dovrebbe essere fatta nel momento in cui la decisione è già stata presa e la separazione è organizzata. Ciò non significa comunicare al figlio la separazione il giorno precedente a quello in cui il genitore se ne andrà di casa. È importante che ci sia un preavviso relativamente breve che spieghi al figlio cosa sta accadendo ovvero che i genitori si separeranno nel giro di poco tempo come coppia ma che resteranno per sempre genitori.
In secondo luogo è importante valutare quanto il figlio sa del conflitto, quando è conscio, quando ha compreso ed avvertito? I figli vedono spesso i genitori litigare, avvertono le minacce di separazione che i genitori spesso si lanciano e comprendono il clima casalingo. Quanto pensi tuo figlio sappia? A ciò è fondamentale adattare la comunicazione allo stile comunicativo stesso del bambino, comunicare la separazione ad un figlio adolescente deve necessariamente essere diversa dalla comunicazione effettuata ad un bambino di 5 anni.
Qualora un bambino, pur piccolo che sia, sia consapevole della situazione di coppia dei genitori è importante valutare se renderlo consapevole del processo di separazione in atto attraverso un linguaggio ed una comunicazione a lui adatta. Ciò, naturalmente, non significa che bisogna renderlo responsabile della scelta compiuta dai genitori, anzi, il genitore deve essere all’altezza di togliere qualsiasi responsabilità dal figlio.
Se ti trovi in questa situazione valuta anche tu queste variabili in gioco: quali le motivazioni? Quanti anni ha tuo figlio? Quanto credi sappia? Quando credi sia utile renderlo consapevole?