Separati in casa: pro e contro

In alcuni video ho parlato della scelta o possibilità di alcuni genitori di tenere insieme la propria relazione per il bene dei propri figli. Ora, invece, per approfondire la questione vedremo altre motivazioni che determinano quella che è una coppia di separati in casa.

In questi casi c’è naturalmente la volontà di stare insieme per i figli, ma anche la volontà di mantenere lo status sociale, non deludere i genitori oppure non voler affrontare gli sforzi economici.
Le motivazioni che possono portare una coppia a essere separata in casa possono essere diverse, possono essere anche tutte queste messe insieme.

Le conseguenze della scelta di vivere separati in casa

Questo tuttavia implica grandi costi che dovranno essere tutti quanti pagati prima o poi:

Dal punto di vista emotivo: la coppia deve infatti dirsi che la relazione è finita, ma anche scegliere di rimanere insieme, di conseguenza entrambi i coniugi rinunciano al loro benessere psicologico. Alcuni decidono e scelgono di concedersi delle relazioni “extra coniugali” ma è necessario virgolettare queste parole perché lo spazio fisico e mentale della propria casa è ancora occupato dall’altra persona pertanto il tentativo non porterà mai ad un’effettiva felicità.

Un limite delle coppie che vivono separate in casa è sicuramente la possibilità di coltivare il proprio benessere psicologico individualmente, perché entrambi dovrebbero essere liberi di coltivare nuove opportunità, cosa impossibile se il letto, la cucina e tutti gli spazi più intimi sono occupati dall’ex coniuge.

In secondo luogo, è impossibile la separazione mentale se non avviene la separazione fisica, spesso infatti queste persone si trovano a vivere una condizione di penosa attesa nella speranza che succeda qualcosa, che qualcosa cambi, ma non cambierà.

In conclusione

I coniugi separati in casa continueranno a limitarsi a vicenda, rimanendo infelici nella propria relazione di coppia e famigliare. Si rimane in questa situazione con una persona che si pensa di conoscere, ma si resta largamente infelici, con la certezza che non si potrà trovare la felicità a breve perché non ci si sente mai davvero del tutto in pace con se stessi.

Quindi le opportunità che la vita propone verranno rifiutate e respinte proprio perché lo spazio fisico e mentale vengono occupati da una ex relazione.

Dr. Matteo Radavelli: Ciao, sono il Dr. Matteo Radavelli, Psicologo e Psicoterapeuta ad orientamento sistemico-relazionale. Mi sono laureato in Psicologia Clinica e Neuropsicologia presso l'Università degli studi di Milano Bicocca e specializzato in psicoterapia allo European Institute of Systemic-relational Therapies (E.I.S.T.). Ho lavorato per il Cassel Hospital di Richmond (Londra) e per l'Ospedale Maggiore Sant'Anna di Como come consulente psicologo, per il quale ho gestito il servizio "Stai Bene col Tuo Lavoro", rivolto ad imprenditori e dipendenti che hanno sviluppato una difficoltà psicologica connessa a problemi lavorativi ed economici. Attualmente dirigo e supervisiono 6 centri di psicologia e psicoterapia: Arcore, Monza, Seregno e Agrate Brianza (provincia di Monza e Brianza), Como e Merate (provincia di Lecco). Nel mio lavoro mi rivolgo ad individui, coppie e famiglie che attraversano un momento di difficoltà, partendo dal presupposto che il disagio non va considerato come esclusivamente interno all'individuo, ma come parte del sistema di relazioni in cui vive. Questa modalità consente di evidenziare i vincoli che mantengono la difficoltà e favorisce la loro rinegoziazione e superamento. Il metodo da me utilizzato è particolarmente utile in situazioni di ansia, problemi relazionali e problemi sessuali. Insieme dedicheremo i primissimi incontri ad approfondire il problema, costruendo la strada verso il cambiamento desiderato.
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