“Dovrei tornare col mio ex?”
Questa è un’altra domanda che mi viene spesso fatta. È un argomento spigoloso perché ci sono rischi da tutte le parti. Comunque lo si giri, ci si trova in una situazione potenzialmente esplosiva perché ci sono tanti fattori diversi da considerare. Ci sono i detti che la minestra riscaldata non è buona e non dovrebbe essere desiderata, ma c’è anche chi sostiene che tornare con il proprio ex può dare una seconda possibilità alla relazione. Tante idee diverse che, spesso, anche all’interno della stessa persona, sono molto contrastanti quando si ipotizza di trovarsi in questa situazione e si riflette su cosa fare.
Il tradimento e le scelte diverse
La stessa cosa succede con il tradimento. Un sacco di persone dicono: “Ah, se io dovessi essere mai tradito o tradita, interromperei la relazione e non avrei più nulla da spartire con questa persona”. Poi, trovandosi effettivamente in questa situazione, le scelte sono ben diverse. Tornare con l’ex segue un po’ lo stesso principio. È chiaro che sono molto più comuni e conosciute le situazioni in cui il ritorno con l’ex è stato deleterio. Ci sono degli esempi illustri, come quello di Frida Kahlo e Diego Rivera: Diego Rivera tradisce Frida con la sorella, Cristina, e Frida chiede il divorzio. Tuttavia, un anno dopo tornano nuovamente insieme e si risposano, rinnovando tutto il sistema precedente, che si è rivelato deleterio per entrambi.
Considerazioni importanti prima di tornare con un ex
Tornare con l’ex non ha una regola assoluta, ma ci sono principi e considerazioni che devono essere ben tenuti in mente. La prima è sicuramente capire il perché. Capire il perché significa chiedersi: “Perché io voglio tornare con l’ex? Perché mi sento solo o sola? Ho paura di non riuscire più a trovare nessuno? Faccio un compromesso con me stesso o me stessa? Mi manca la presenza, ma non mi manca la persona? È più importante per me avere qualcuno accanto che avere specificamente quella persona?”.
Se avete risposto “sì” ad almeno una di queste domande, allora verosimilmente la relazione con l’ex degenererà alla svelta. Diverso è se si vuole tornare con una persona quando c’erano degli elementi che non funzionavano e, in qualche modo, si crede che possano essere cambiati. Quante volte si innesca nuovamente una relazione con un ex partendo dal presupposto che abbia promesso di essere cambiato, migliorato eccetera, salvo poi degenerare nuovamente. Questo accade perché, nel momento in cui si torna con un ex, serve del tempo affinché si possano cambiare veramente le cose che non funzionano. La trasformazione è possibile quando è intrinseca, cioè quando avviene a seguito di un’evoluzione personale.
Non si può essere mai sicuri della trasformazione del partner finché non si inizia nuovamente una relazione. I cambiamenti lampo non esistono, quindi le promesse come “Ti giuro che sono cambiato/a” lasciano il tempo che trovano e portano a un secondo naufragio della relazione stessa.
Le altre possibilità di tornare con un ex
Esistono anche altre possibilità, come ad esempio tornare con l’ex storico o con l’ex con cui si è stati tanti anni prima. In questo caso, la relazione è molto diversa: è una nuova relazione. Se ci siamo conosciuti e frequentati quando eravamo ragazzi, è passato del tempo, ognuno ha costruito la propria vita, e poi ci rincontriamo dopo tanti anni riscoprendo un amore che non ha nulla a che fare con quello precedente, questa è una relazione con un ex che può funzionare. Perché? Perché è passato molto tempo e c’è stato il tempo reciproco per trasformarsi. Per tornare effettivamente con un ex, l’altro deve essere reso tale. Questo è un fattore importantissimo da considerare: l’ex deve essere effettivamente un ex, la relazione deve essere chiusa, e si deve credere reciprocamente che sia finita.
Quando si dice “sono tornato/a col mio ex”, spesso si tratta di una battaglia di posizione, una guerra di logoramento in cui ci si è lasciati, si frequentano altre persone, ma si resta comunque connessi. Questo filo che unisce non è mai stato definitivamente reciso e i segnali che ci si invia reciprocamente portano a una nuova unione. Questo non è tornare con l’ex, è essere in una battaglia di posizione in una situazione logorante in cui si costruisce l’infelicità intorno a sé.
Tornare con un ex prevede che l’ex sia effettivamente tale e che si sia messi nella condizione di poterlo perdere, costruendo altri pezzi della propria vita prima di rincontrarlo. Questo è il motivo per cui, quando si torna con un ex dopo tanti anni, si tratta di una nuova relazione. Sì, è un ex, ma è una nuova relazione con tutti i presupposti per funzionare come tale. Quando ci si ritorna insieme dopo poco tempo, pochi mesi o settimane, non è una relazione interrotta, ma una relazione in crisi. Tornare con l’ex è possibile solo se è effettivamente un ex.
Conclusioni: Quando non tornare con un ex
Interrompere una relazione viene spesso visto come una strategia per dare un significato relazionale comunicativo all’altro, ma se viene utilizzata in maniera strumentale e strategica per far cambiare l’altro, diventa inevitabilmente fallimentare. Lo stesso accade se il ritorno con l’ex è legato a paure personali: paura di rimanere da soli, paura di non trovare più un partner, paura di non essere all’altezza, paura del giudizio sociale, abitudine, compromesso eccetera. Anche in questo caso, ci si condanna a una relazione triste e potenzialmente destinata a un secondo naufragio.