Le tre vittime della gelosia

Parliamo in questo articolo delle tre vittime della gelosia ovvero:

  • la coppia
  • la persona amata (l’oggetto della gelosia)
  • la persona gelosa

Spesso quando si parla di gelosia si tende a generalizzare perché ci si concentra solo sul punto di vista del geloso o, più raramente, sull’oggetto della gelosia. Da un lato c’è sicuramente il partner della persona gelosa che si sente limitato, condizionato, in dovere di rassicurare, magari subisce controllo della persona che progressivamente sviluppa confini ai gradi di libertà del compagnoa che possono soffocare e suscitarne l’ira.

Il geloso stesso vive una vita d’inferno per la paura di essere circuito, raggirato, è insicuro, si disturba da solo dicendosi che deve smetterla ma è impossibilitato veramente nel farlo. Il geloso generalmente sa, razionalmente, che il partner è bisognoso di fiducia tuttavia, di pancia, sente di dover controllare sempre un ultima la volta.

La coppia quindi non riesce ad esprimersi, evolvere, ad avere una progettualità sostenuta da una relazione solida. La gelosia mette sempre in discussione tutto, fa nascere il dubbio, le discussioni, quindi la coppia stessa si trova all’interno di un limbo molto ampio in cui da un lato c’è ciò che la coppia potrebbe essere e potrebbe diventare mentre dall’altro lato la quotidianità quindi ciò che la gelosia costringe ad essere e diventare.

Le tre vittime della gelosia sono quindi il geloso, la persona amata e la coppia che essi compongono, se da un lato la responsabilità della gelosia è in parte del geloso e in parte della persona amata, la responsabilità della soluzione della gelosia è sempre della coppia. 

Dr. Matteo Radavelli: Ciao, sono il Dr. Matteo Radavelli, Psicologo e Psicoterapeuta ad orientamento sistemico-relazionale. Mi sono laureato in Psicologia Clinica e Neuropsicologia presso l'Università degli studi di Milano Bicocca e specializzato in psicoterapia allo European Institute of Systemic-relational Therapies (E.I.S.T.). Ho lavorato per il Cassel Hospital di Richmond (Londra) e per l'Ospedale Maggiore Sant'Anna di Como come consulente psicologo, per il quale ho gestito il servizio "Stai Bene col Tuo Lavoro", rivolto ad imprenditori e dipendenti che hanno sviluppato una difficoltà psicologica connessa a problemi lavorativi ed economici. Attualmente dirigo e supervisiono 6 centri di psicologia e psicoterapia: Arcore, Monza, Seregno e Agrate Brianza (provincia di Monza e Brianza), Como e Merate (provincia di Lecco). Nel mio lavoro mi rivolgo ad individui, coppie e famiglie che attraversano un momento di difficoltà, partendo dal presupposto che il disagio non va considerato come esclusivamente interno all'individuo, ma come parte del sistema di relazioni in cui vive. Questa modalità consente di evidenziare i vincoli che mantengono la difficoltà e favorisce la loro rinegoziazione e superamento. Il metodo da me utilizzato è particolarmente utile in situazioni di ansia, problemi relazionali e problemi sessuali. Insieme dedicheremo i primissimi incontri ad approfondire il problema, costruendo la strada verso il cambiamento desiderato.
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