“Dottore, quando si inizia a frequentare una persona c’è un momento giusto per far sesso? Meglio farlo subito e togliersi il pensiero o evitare di incasinare tutto confondendo le acque sui propri intenti?”
Non esiste una ricetta, non esistono mai formule in psicologia come non esistono formule nelle relazioni; diciamo che secondo me non c’è un tempo in cui far sesso ma ci deve essere un allineamento di intenti. Provo a spiegarmi meglio: se due persone si incontrano ed entrambe hanno il solo e semplice desiderio di fare sesso senza instaurare una relazione benissimo, allora il sesso può essere immediato, non c’è bisogno di aspettare perché gli intenti sono chiari e sono condivisi. Se invece gli intenti non sono chiari allora sì, è meglio aspettare ed evitare di “incasinare tutto”, soprattutto se da una parte c’è interesse a costruire una storia più duratura mentre dall’altra c’è dell’indecisione. In questo caso l’attesa potrebbe essere quasi propiziatoria, potrebbe aiutare a fare chiarezza e a raggiungere o una condivisione d’intenti o la consapevolezza che la frequentazione non andrà mai da nessuna parte.
Il problema non è il sesso, non è l’intimità a “rovinare” o “incasinare” una storia: se gli intenti sono gli stessi, fare sesso al primo appuntamento non pregiudica in alcun modo l’evolversi (o meno) della relazione che si evolverà (o meno) secondo gli intenti comuni ai due partner.