Quando un amore finisce

La fine di un amore può essere difficile da accettare. Come posso capire che la relazione di coppia è finita? Come si comprende quando un amore muore? Quando una storia finita trasforma due amanti in amici o perfetti sconosciuti? Ci sono diverse fasi che accompagnano questo processo. Cercherò di sintetizzarle e di rifletterci sopra, in modo da renderle più chiare per tutti e, se siamo ancora in tempo, tentare di recuperare la relazione attraverso una terapia di coppia.

Comprendere la Fine di un Amore: Le Fasi

Queste fasi sono la disillusione, la disaffezione e l’indifferenza o apatia. Questi sono i tre macro-stadi in cui un amore può trovarsi quando muore.

La Disillusione

La disillusione, ovvero la comprensione che ciò che stiamo vivendo nella nostra relazione di coppia è estremamente lontano da ciò che desideriamo o, meglio ancora, da ciò che pensavamo potesse essere fino a un momento prima. Di solito si arriva alla disillusione quando ci rendiamo conto che da un lato c’è una storia che, come abbiamo sempre sentito raccontare, potrebbe essere quella cosa lì, potrebbe offrirci queste prospettive, potrebbe portarci a un equilibrio, potremmo diventare così.

La Discrepanza tra Aspettative e Realtà

Ma ciò che viviamo ora è completamente diverso, completamente distante. Non in opposizione, ma molto lontano da ciò che potremmo essere. Quindi abbiamo una storia idilliaca che ci è stata raccontata e una storia vissuta piena di problemi di coppia, difficoltà, crisi e così via. E ancora più doloroso, ma molto comune, è la chiara consapevolezza di non fare nulla di concreto, di non avere chiari passi da compiere per raggiungere la meta desiderata, ovvero l’equilibrio e il benessere tanto ambiti. Questo cambiamento nella relazione può portare a una disillusione profonda.

La Disaffezione

Poi c’è una fase di disaffezione. La disaffezione è principalmente caratterizzata da risentimento. Viene dopo la fase di disillusione e implica un distacco emotivo e affettivo nei confronti dell’altra persona. Siamo poco interessati a trascorrere del tempo insieme, anzi, tendiamo a prendere grandi respiri. Diventiamo intolleranti verso piccole cose che magari fino a quel momento non ci avevano particolarmente infastidito.

L’Indifferenza

Il sentimento, anche se negativo, vissuto nella fase di disaffezione, si trasforma in apatia, diventa indifferenza. La persona perde tutto il suo fascino, tutto l’interesse che avevamo per lei e diventa, come ho detto prima, un’amica o un amico, o addirittura uno sconosciuto, qualcuno con cui smettiamo di trascorrere piacevolmente il tempo, anzi, diventa completamente indifferente e privo di significato.

Il Disinteresse

Se nella fase di disaffezione, anche se negativa, c’è ancora un’emozione presente – rabbia, fastidio, talvolta disgusto – nella fase successiva, quando il sentimento è ormai terminato e la relazione di coppia è finita, prevale il disinteresse. Forse proviamo affetto per ciò che è stato, affetto per il percorso che abbiamo fatto insieme, e c’è un affetto per ciò che la persona rappresenta per noi, ma non c’è più un interesse esplicito, non sentiamo più chiari sentimenti o la volontà o il desiderio di stare con l’altro.

L’Indifferenza e la Fatica Personale

Stare insieme diventa completamente indifferente, non ci suscita nemmeno più rabbia. E questo, nella relazione, può essere estremamente faticoso dal punto di vista personale, perché possiamo sentirsi colpevoli, sbagliati, malvagi e cattivi, come se fossimo noi a mettere fine a una bellissima storia e così via. Ma all’interno della relazione stessa, l’indifferenza inizia a dominare e ci sentiamo sempre più svuotati di energie mentre siamo ancora dentro questa situazione. Questo senso di colpa può essere profondamente radicato a livello inconscio.

La Ricerca di Distanza

Quindi, di conseguenza, è ovvio che cerchiamo di stare il più lontano possibile, in modo da ricaricarci e ritrovarci, e così via. Queste sono le principali tre fasi. Ovviamente ci sono molti indicatori, molti segnali, molte situazioni. Ho dato qualche esempio per cercare di essere il più chiaro possibile.

Conclusione

Ma fammi sapere la tua esperienza, fammi sapere cosa ne pensi, fammi sapere se ti ritrovi o hai vissuto queste diverse fasi quando una relazione di coppia importante è giunta al termine e ti aspetti una chiusura della storia. A presto.

Dr. Matteo Radavelli: Ciao, sono il Dr. Matteo Radavelli, Psicologo e Psicoterapeuta ad orientamento sistemico-relazionale. Mi sono laureato in Psicologia Clinica e Neuropsicologia presso l'Università degli studi di Milano Bicocca e specializzato in psicoterapia allo European Institute of Systemic-relational Therapies (E.I.S.T.). Ho lavorato per il Cassel Hospital di Richmond (Londra) e per l'Ospedale Maggiore Sant'Anna di Como come consulente psicologo, per il quale ho gestito il servizio "Stai Bene col Tuo Lavoro", rivolto ad imprenditori e dipendenti che hanno sviluppato una difficoltà psicologica connessa a problemi lavorativi ed economici. Attualmente dirigo e supervisiono 6 centri di psicologia e psicoterapia: Arcore, Monza, Seregno e Agrate Brianza (provincia di Monza e Brianza), Como e Merate (provincia di Lecco). Nel mio lavoro mi rivolgo ad individui, coppie e famiglie che attraversano un momento di difficoltà, partendo dal presupposto che il disagio non va considerato come esclusivamente interno all'individuo, ma come parte del sistema di relazioni in cui vive. Questa modalità consente di evidenziare i vincoli che mantengono la difficoltà e favorisce la loro rinegoziazione e superamento. Il metodo da me utilizzato è particolarmente utile in situazioni di ansia, problemi relazionali e problemi sessuali. Insieme dedicheremo i primissimi incontri ad approfondire il problema, costruendo la strada verso il cambiamento desiderato.
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