Perché alcune coppie di amanti sopravvivono, si dichiarano pubblicamente, escono alla luce del sole ed iniziano la loro vita felice insieme, mentre altre coppie non si palesano mai, anzi possono esistere solo nella misura in cui continuano a rimanere amanti?
Dal mio punto di vista la discriminante è riuscire a capire qual è il contributo che entrambi portano alla coppia, nel senso che: se il contributo è esclusivamente di uno dei due allora probabilmente questa coppia è destinata a fallire o è comunque meglio che rimanga nella dimensione “amanti”.
Provo a spiegarmi meglio: molte volte in queste coppie uno dei due organizza la propria vita in funzione di rendere quella dell’altro perfetta. Va a colmare tutte le lacune e tutte le mancanze dovute all’altra persona (della coppia ufficiale) e vive garantendo una disponibilità costante in termini di orari, di spostamenti e di tempi. Tutto in una prospettiva futura fondata sulla promessa di una vita insieme o di un amore eterno.
Nella realtà dei fatti però, con questi presupposti, la quotidianità risulta più sciatta del previsto e porta il partner (quello richiestivo) a chiedere di eseguire tutta una serie di cose, di essere disponibile o di stare ai tempi che detta, che mettono chi collabora (il partner accomodante), chi lavora per rendere la sua vita fantastica , perfetta, per non fargli mancare niente, in una condizione di penosa attesa.
In assenza di altro magari può anche essere sufficientemente appagante, ma difficilmente potrà sfociare in qualcosa di più, di dichiarato.
Per riuscire quindi a comprendere se la propria coppia, soprattutto se si tratta di una coppia di amanti, ha una qualche possibilità in futuro c’è da chiedersi “entrambi lavoriamo per far sì che la nostra coppia funzioni? Entrambi lavoriamo per rendere la vita dell’altro perfetta o c’è uno sbilanciamento a favore di uno dei due?” perché se così è probabilmente conviene iniziare a cambiare le regole che governano la propria relazione.
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Ho conseguito la Laurea in Psicologia Clinica e Neuropsicologia presso l’Università degli studi di Milano Bicocca, con successiva specializzazione in psicoterapia presso lo European Institute of Systemic-relational Therapies (E.I.S.T.). Svolgo la mia attività come professionista dal 2011 e mi occupo di percorsi di psicoterapia individuale, psicoterapia di coppia e familiare.
Opero come psicoterapeuta a Seregno oltre che in altri 6 centri di psicologia in provincia di MB, Lecco e Como.