Amore senza ego diventa preghiera

Quando l’amore è privo di ego diventa preghiera”.

Questa è una frase interessante, in cui mi sono imbattuto recentemente e che per certi aspetti è controversa, nel senso che cambia significato in base alla prospettiva di chi ascolta.

Pensiamo ad esempio a due orientamenti completamente distinti. 

Pensiamo a chi vede il matrimonio “per sempre” ad una visone “tradizionale”, di 30-40 anni fa, in cui una volta che ci si sposava, il partner rimaneva quello per tutta la vita, indipendentemente da ciò che potesse succedere all’interno della relazione. Nella gran maggioranza dei casi appunto, nel matrimonio si doveva rimanere a tutti i costi. 

In questo caso la frase assume un significato per cui sembra quasi suggerire di non rinunciare alla propria individualità, non rinunciare al proprio star bene, diventa un motto di spirito.

Ovviamente noi scegliamo una persona perché fa star bene noi e al tempo stesso speriamo di far star bene lei, ma nel momento in cui questa cosa viene meno allora la frase in questione diventa un “ricordati di te stesso”. 

Se la associamo però ad una visione più contemporanea delle relazioni, molto più veloci, più rapide, in cui le persone sono pronte a prendere, ma meno a dare, in cui “io mi metto con te perché sto bene, ma non sono sicuro di essere pronto a fare un investimento” questa frase diventa deleteria, nel senso che sembra suggerire di interrompere la relazione nel momento in cui non si ottiene un soddisfacimento immediato dei bisogni e spesso così accade.

Di fatto molte coppie nella società contemporanea funzionano secondo questi principi.

Proviamo quindi ad aggiustarla. Proviamo a dire la prima parte “l’amore senza ego diventa preghiera”, ma facciamo una specifica ulteriore, che per i tempi moderni sembra doverosa: “se in alcuni momenti della relazione non siamo disposti a pregare rischiamo di rimanere da soli con il nostro ego”.

Dr. Matteo Radavelli: Ciao, sono il Dr. Matteo Radavelli, Psicologo e Psicoterapeuta ad orientamento sistemico-relazionale. Mi sono laureato in Psicologia Clinica e Neuropsicologia presso l'Università degli studi di Milano Bicocca e specializzato in psicoterapia allo European Institute of Systemic-relational Therapies (E.I.S.T.). Ho lavorato per il Cassel Hospital di Richmond (Londra) e per l'Ospedale Maggiore Sant'Anna di Como come consulente psicologo, per il quale ho gestito il servizio "Stai Bene col Tuo Lavoro", rivolto ad imprenditori e dipendenti che hanno sviluppato una difficoltà psicologica connessa a problemi lavorativi ed economici. Attualmente dirigo e supervisiono 6 centri di psicologia e psicoterapia: Arcore, Monza, Seregno e Agrate Brianza (provincia di Monza e Brianza), Como e Merate (provincia di Lecco). Nel mio lavoro mi rivolgo ad individui, coppie e famiglie che attraversano un momento di difficoltà, partendo dal presupposto che il disagio non va considerato come esclusivamente interno all'individuo, ma come parte del sistema di relazioni in cui vive. Questa modalità consente di evidenziare i vincoli che mantengono la difficoltà e favorisce la loro rinegoziazione e superamento. Il metodo da me utilizzato è particolarmente utile in situazioni di ansia, problemi relazionali e problemi sessuali. Insieme dedicheremo i primissimi incontri ad approfondire il problema, costruendo la strada verso il cambiamento desiderato.
Articoli recenti