Si tratta di un disturbo clinico fatto di due componenti: le ossessioni e le compulsioni che rappresentano due aspetti distinti ma si presentano, nella maggior parte dei casi, insieme.
La componente determinante sono le ossessioni, ovvero dei pensieri intrusivi ricorrenti che la persona cerca di allontanare, ma dai quali non riesce a prendere le distanze e dai quali viene condizionata.
Uno dei condizionamenti sono appunto le compulsioni, ovvero delle strategie che la persona mette in atto nel tentativo di sedare le ossessioni in corso o di controllarle in un eventuale futuro, propiziando la scomparsa di queste.
Il pensiero ossessivo è intrusivo e involontario: la persona tenta di allontanarlo ma non riesce. Ha un esordio prevalentemente in giovane età adulta. Si stima che i 3/4 dei disturbi ossessivi si sviluppi entro i 30 anni.
Sembra che le persone che sviluppano il disturbo dopo i 30 anni, ne soffrano in modo più grave e spesso è legato ad eventi forti traumatici.