Il disturbo schizotipico di personalità è l’ultimo dei disturbi di personalità del cluster A che andiamo ad analizzare, dopo il disturbo paranoide e quello schizoide. Chi soffre di disturbo schizotipico di personalità è caratterizzato da un’incapacità di mantenere relazioni strette e da alterazioni del pensiero e del comportamento associate ad eccentricità o bizzarria.
Il disturbo schizotipico si presenta spesso in comorbidità con disturbi dell’umore (come la depressione maggiore) o una tendenza all’utilizzo di sostanze e alcool e colpisce circa il 3,9% della popolazione (secondo studi effettuati negli Stati Uniti); le persone schizotipiche, inoltre, ritengono di avere un qualche tipo di capacità bizzarra, pensano di essere telepatiche o chiaroveggenti e vivono esperienze sensoriali e percettive particolari come il sentire le voci. Il linguaggio che utilizzano è a sua volta bizzarro, l’affettività è incongrua, possono essere persone sospettose o paranoiche e hanno difficoltà a mantenere legami sociali.
Questo disturbo può essere confuso con la schizofrenia (che è un disturbo psicotico) poichè in molti casi è prodromico e cioè va ad anticipare una diagnosi di schizofrenia. Anche in questo caso la modalità di cura elettiva prevede un percorso di psicoterapia abbinato ad un intervento psichiatrico.