Banner dipendenza affettiva - Radavelli

La dipendenza affettiva si nutre dell’altro, non nutre l’altro. Cosa significa? L’amore o la relazione sentimentale, pur ammettendo che ci sono tante forme di amore ovviamente, parte dal presupposto che io ho degli obiettivi più o meno espliciti in me e perdo la testa per qualcuno che tocca delle corde implicite di cui non sono consapevole: questa è una co-costruzione. Sono io insieme all’altro che grazie anche all’altro riesco ad ottenere ciò di cui ho bisogno. Entrambi otteniamo valore, otteniamo soddisfacimento ed evolviamo insieme. La dipendenza affettiva è esattamente il contrario, cioè io prendo dall’altro.

Vi faccio un esempio. La dipendenza affettiva è come la remora, quel pesciolino che si attacca allo squalo. Immagino l’abbiate vista in molti documentari. La remora si attacca allo squalo perchè ha una ventosa sulla testa e non contribuisce in alcun modo alla sua vita: mentre lo squalo si nutre la remora apre la bocca, cibandosi degli avanzi del suo ospite e rimanendo attaccata con la sua ventosa. Tutto quello che ha dovuto fare la remora nel corso dell’evoluzione è stato sviluppare una ventosa da attaccare sulla testa poi rimane attaccata allo squalo e nutrirsi dei suoi scarti. La dipendenza affettiva è la stessa cosa con l’aggravante di essere anche dannosa per l’ospite nella misura in cui il dipendente affettivo all’interno della relazione prende, esaspera, logora e devasta.

A differenza dell’amore, quindi, non c’è alcun aspetto di tipo costruttivo, ma distruttivo.

Contattami

Se le emozioni che proviamo ci impediscono di vivere come vorremmo, al punto da condizionare negativamente la nostra vita, è il momento di chiedere aiuto.

"*" indica i campi obbligatori

Nome*
Nome Completo*
Email*
Telefono*
Messaggio*
Sede*
Questo campo serve per la convalida e dovrebbe essere lasciato inalterato.

Partners

Iscriviti alla Newsletter di Matteo Radavelli

Ricevi consigli, ispirazione e strumenti pratici per una mente sana e felice!

Contattami