Mutismo selettivo: cos’è e come si affronta

In questo articolo parliamo di mutismo selettivo, patologia che in passato era anche spesso chiamata mutismo “elettivo”.

E’ un disturbo di natura prettamente psicologica ed è un disturbo ansioso quindi è legato a delle difficoltà emotive. Colpisce prevalentemente i bambini tuttavia non in maniera esclusiva, i bambini sono sicuramente una grande fetta di coloro che ne sono colpiti. Il mutismo selettivo non ha alcuna origine neurobiologica ed ha esclusivamente caratteristiche di natura psicologica.

Il mutismo selettivo è piuttosto comune le stime informano che si va dallo 0,03 % all’ 1% della popolazione infantile mondiale, ovviamente in aree diverse del mondo troviamo percentuali diverse.

Le caratteristiche principali emergono attorno ai 23 anni d’età l’esordio effettivo lo riconosciamo spesso attorno ai 45 anni.

Il mutismo selettivo è un mutismo non presente in tutti i contesti della vita ma solo in alcuni, nei quali, il bambino fa fatica, è impossibilitato, ad esprimersi verbalmente. I contesti generalmente sono quelli che comportano ansia e agitazione:

  • scuola
  • gruppi esteti di coetanei
  • estranei

Il bambino non ha compromissione di linguaggio, comprende ciò che viene detto e sa parlare, tuttavia si esprime solo in contesti che lui percepisce sicuri e di protezione, contesti in cui si sente accolto.

Il mutismo selettivo comporta una grave compromissione delle attività di vita di questa fascia d’età, sia a livello relazionale che scolastico. Il mutismo selettivo limita sempre di più i gradi di libertà che può sperimentare, con lui spesso anche la sua famiglia.

Come si può intervenire? E’ importante prendere in carico l’intera famiglia, prendere in consegna l’intero contesto per comprendere cosa il bambino tenta di comunicare e quali sono le motivazioni sottostanti al disagio. Spesso vengono somministrati alcuni test che prevedono l’osservazione dell’interazione tra i componenti della famiglia.

Dr. Matteo Radavelli – Psicoterapeuta e Psicologo Como
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Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo ad orientamento sistemico relazionale, ho conseguito la Laurea in Psicologia Clinica e Neuropsicologia presso l’Università degli studi di Milano Bicocca, con successiva specializzazione in psicoterapia presso lo European Institute of Systemic-relational Therapies (E.I.S.T.). Svolgo la mia attività come professionista dal 2011 e mi occupo di percorsi di psicoterapia individuale, psicoterapia di coppia e familiare.

Opero come psicologo a Como oltre che in provincia di Lecco e Monza Brianza

Dr. Matteo Radavelli: Ciao, sono il Dr. Matteo Radavelli, Psicologo e Psicoterapeuta ad orientamento sistemico-relazionale. Mi sono laureato in Psicologia Clinica e Neuropsicologia presso l'Università degli studi di Milano Bicocca e specializzato in psicoterapia allo European Institute of Systemic-relational Therapies (E.I.S.T.). Ho lavorato per il Cassel Hospital di Richmond (Londra) e per l'Ospedale Maggiore Sant'Anna di Como come consulente psicologo, per il quale ho gestito il servizio "Stai Bene col Tuo Lavoro", rivolto ad imprenditori e dipendenti che hanno sviluppato una difficoltà psicologica connessa a problemi lavorativi ed economici. Attualmente dirigo e supervisiono 6 centri di psicologia e psicoterapia: Arcore, Monza, Seregno e Agrate Brianza (provincia di Monza e Brianza), Como e Merate (provincia di Lecco). Nel mio lavoro mi rivolgo ad individui, coppie e famiglie che attraversano un momento di difficoltà, partendo dal presupposto che il disagio non va considerato come esclusivamente interno all'individuo, ma come parte del sistema di relazioni in cui vive. Questa modalità consente di evidenziare i vincoli che mantengono la difficoltà e favorisce la loro rinegoziazione e superamento. Il metodo da me utilizzato è particolarmente utile in situazioni di ansia, problemi relazionali e problemi sessuali. Insieme dedicheremo i primissimi incontri ad approfondire il problema, costruendo la strada verso il cambiamento desiderato.
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