l’ipocondria è un disturbo d’ansia e consiste in una preoccupazione costante e persistente rispetto al proprio stato di salute; in particolare rispetto alla paura di poter contrarre, o di aver contratto, una malattia potenzialmente mortale.
Chi soffre di ipocondria vive in uno stato di costante allerta, di tensione e di ascolto dei piccoli rumorini che il nostro corpo produce, trasformandoli però in frastuoni. Ogni segnale, ogni sintomo, si trasforma potenzialmente in un sintomo mortale.
Tutti gli ipocondriaci sono portati quindi a cercare rassicurazioni e conferme rispetto al proprio stato di salute. Si rivolgono a medici e specialisti per avere la certezza di star bene, ma queste conferme, che puntualmente arrivano, placano solamente per un breve periodo lo stato di allerta, poiché ansia e preoccupazione rimangono alla porta, pronte a ripresentarsi sotto forma di sintomo di un altro disturbo.
Non è infatti insolito che chi soffre di ipocondria la sviluppi principalmente legata ad una particolare malattia, ma che poi questa venga sostituita progressivamente da altri timori e altre patologie potenziali.
La vita dell’ipocondriaco diventa letteralmente un inferno, fatto di ansia, di paura e incertezza sul proprio stato di salute, sulla propria vita e sulla propria morte.
E’ portato a chiedere continue conferme e rassicurazioni ad esempio a cari, familiari ed amici, appesantendo i rapporti con loro e ad alterare le proprie abitudini, convinto che queste possano essere in qualche modo nocive per il proprio stato di salute, trovandosi progressivamente sempre più solo ed incompreso all’interno del proprio disagio, al punto che la paura delle malattie diventa essa stessa la malattia principale.