Ipocondria: come cambia la vita?

l’ipocondria è un disturbo d’ansia e consiste in una preoccupazione costante e persistente rispetto al proprio stato di salute; in particolare rispetto alla paura di poter contrarre, o di aver contratto, una malattia potenzialmente mortale

Chi soffre di ipocondria vive in uno stato di costante allerta, di tensione e di ascolto dei piccoli rumorini che il nostro corpo produce, trasformandoli però in frastuoni. Ogni segnale, ogni sintomo, si trasforma potenzialmente in un sintomo mortale.

Tutti gli ipocondriaci sono portati quindi a cercare rassicurazioni e conferme rispetto al proprio stato di salute. Si rivolgono a medici e specialisti per avere la certezza di star bene, ma queste conferme, che puntualmente arrivano, placano solamente per un breve periodo lo stato di allerta, poiché ansia e preoccupazione rimangono alla porta, pronte a ripresentarsi sotto forma di sintomo di un altro disturbo.

Non è infatti insolito che chi soffre di ipocondria la sviluppi principalmente legata ad una particolare malattia, ma che poi questa venga sostituita progressivamente da altri timori e altre patologie potenziali. 

La vita dell’ipocondriaco diventa letteralmente un inferno, fatto di ansia, di paura e incertezza sul proprio stato di salute, sulla propria vita e sulla propria morte.

E’ portato a chiedere continue conferme e rassicurazioni ad esempio a cari, familiari ed amici, appesantendo i rapporti con loro e ad alterare le proprie abitudini, convinto che queste possano essere in qualche modo nocive per il proprio stato di salute, trovandosi progressivamente sempre più solo ed incompreso all’interno del proprio disagio, al punto che la paura delle malattie diventa essa stessa la malattia principale.

Dr. Matteo Radavelli: Ciao, sono il Dr. Matteo Radavelli, Psicologo e Psicoterapeuta ad orientamento sistemico-relazionale. Mi sono laureato in Psicologia Clinica e Neuropsicologia presso l'Università degli studi di Milano Bicocca e specializzato in psicoterapia allo European Institute of Systemic-relational Therapies (E.I.S.T.). Ho lavorato per il Cassel Hospital di Richmond (Londra) e per l'Ospedale Maggiore Sant'Anna di Como come consulente psicologo, per il quale ho gestito il servizio "Stai Bene col Tuo Lavoro", rivolto ad imprenditori e dipendenti che hanno sviluppato una difficoltà psicologica connessa a problemi lavorativi ed economici. Attualmente dirigo e supervisiono 6 centri di psicologia e psicoterapia: Arcore, Monza, Seregno e Agrate Brianza (provincia di Monza e Brianza), Como e Merate (provincia di Lecco). Nel mio lavoro mi rivolgo ad individui, coppie e famiglie che attraversano un momento di difficoltà, partendo dal presupposto che il disagio non va considerato come esclusivamente interno all'individuo, ma come parte del sistema di relazioni in cui vive. Questa modalità consente di evidenziare i vincoli che mantengono la difficoltà e favorisce la loro rinegoziazione e superamento. Il metodo da me utilizzato è particolarmente utile in situazioni di ansia, problemi relazionali e problemi sessuali. Insieme dedicheremo i primissimi incontri ad approfondire il problema, costruendo la strada verso il cambiamento desiderato.
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