L’ansia è una delle cose più soggettive possibili, anche in termini di sintomatologia: tutti abbiamo provato ansia a qualche livello ma nessuno allo stesso modo. Tendenzialmente si manifesta con uno stato di tensione, preoccupazione, il come questo viene vissuto cosa ce ne facciamo e come lo gestiamo è estremamente soggettivo. Qualora una persona che soffre d’ansia tenta di spiegare le proprie soggettive sensazioni difficilmente questa verrebbe compresa a pieno se non sminuita.
L’ansia è una condizione di “stretta”, deriva dal latino stringere, essere stretto, che rappresenta bene la sensazione d’ansia: “mi sento un groppo alla stomaco”, mi sento il “fiato corto” come se non riuscissi a riempire i polmoni d’aria. Tendenzialmente è una condizione di allerta anticipatoria, cosa molto diversa dalla paura. La paura è oggettiva e legata a qualcosa di reale e presente. L’ansia è “la paura di avere paura” quindi anticipare la possibile paura, anticipare a se stessi la possibile sensazione qualora ci si trovi in una condizione di paura. Non c’è un oggettività che giustifica concretamente la sensazione di allerta da cui quindi la definizione di sintomo.
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Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo ad orientamento sistemico relazionale, ho conseguito la Laurea in Psicologia Clinica e Neuropsicologia presso l’Università degli studi di Milano Bicocca, con successiva specializzazione in psicoterapia presso lo European Institute of Systemic-relational Therapies (E.I.S.T.). Svolgo la mia attività come professionista dal 2011 e mi occupo di percorsi di psicoterapia individuale, psicoterapia di coppia e familiare.
Dirigo uno studio di psicologia a Como oltre che in provincia di Lecco e Monza Brianza