Ansia: come superarla distraendosi Home > Ansia > Ansia come superarla distraendosi Ansia: Distrarsi è davvero la soluzione? Spesso mi viene chiesto se, quando ci si sente sopraffatti dall’ansia, distrarsi possa essere una strategia efficace per evitarne il peggioramento. Come psicologo e psicoterapeuta, ho avuto molte conversazioni su questo tema e voglio chiarire subito una cosa: distrarsi non è sempre la soluzione. È una domanda che emerge frequentemente nelle sessioni con i miei pazienti e, anche se la risposta potrebbe sembrare ovvia, la realtà è molto più complessa. La distrazione: funziona davvero? La prima cosa da capire è che distrarsi può funzionare in alcune circostanze, ma non è una soluzione universale. Se una persona riesce a distrarsi, probabilmente non si trova in uno stato di ansia particolarmente intenso. In altre parole, la distrazione può funzionare nei momenti di ansia leggera, dove il pensiero ansioso non ha ancora preso il controllo completo della mente e del corpo. In queste situazioni, spostare l’attenzione su qualcosa di diverso può essere utile per ridurre la sensazione di disagio. Ma quando parliamo di ansia patologica, come nel caso degli attacchi di panico, distrarsi diventa estremamente difficile, se non impossibile. In questi momenti, l’ansia è così forte e radicata che qualunque tentativo di “portare la testa altrove” rischia di fallire. Durante un attacco di panico, i sintomi fisici sono troppo intensi per essere ignorati: battito accelerato, difficoltà respiratorie, una sensazione opprimente di pericolo imminente, e spesso la paura di perdere il controllo o di morire. In queste condizioni, distrarsi è praticamente inutile. La metafora della martellata Mi piace spesso usare una metafora per spiegare questo concetto ai miei pazienti. Immaginate una persona che, per non pensare al dolore che prova, decide di darsi un colpo sul dito con un martello. Certo, in quel momento il dolore si sposta sul dito, ma non sparisce; il problema principale non viene risolto, solo temporaneamente coperto. Allo stesso modo, distrarsi durante un attacco d’ansia non affronta la radice del problema: l’ansia rimane, e può tornare ancora più forte una volta che l’effetto della distrazione svanisce. Ansia da prestazione: un esempio comune Un contesto particolarmente emblematico è l’ansia da prestazione, specialmente in ambito sessuale. Molti pazienti mi riferiscono che, durante il rapporto, sentono di non riuscire a lasciarsi andare completamente. Anche se vorrebbero concentrarsi sul piacere e sull’esperienza, una parte della loro mente è sempre impegnata a controllare ciò che accade, con pensieri come: “Mi raccomando, che tutto funzioni bene, sto facendo abbastanza?” In questi casi, la mente è divisa. Una parte è coinvolta nell’atto, ma l’altra parte è costantemente in allerta, preoccupata per la performance. Anche se l’ambiente circostante potrebbe essere perfetto per distrarsi e godere del momento, la testa è altrove, bloccata da una serie di pensieri ansiogeni che impediscono di vivere l’esperienza in modo autentico. Nonostante la situazione possa essere piacevole, l’ansia continua a fare da ostacolo. La difficoltà di distrarsi davvero Molti di noi vorrebbero che la soluzione fosse semplice, e lo capisco bene. Se bastasse distrarsi per far scomparire l’ansia, il problema sarebbe risolto. Ma la realtà è che, nelle forme più intense di ansia, la distrazione non è la risposta che speriamo. Quando l’ansia è radicata, distrarsi diventa quasi impossibile perché la mente è talmente impegnata a monitorare e controllare ogni sensazione interna che non riesce a staccarsi dal problema. La questione non è tanto la distrazione, ma piuttosto il bisogno di affrontare e comprendere le cause sottostanti dell’ansia. Solo lavorando su queste radici – attraverso la psicoterapia, l’esplorazione delle nostre emozioni negative, e tecniche di gestione dell’ansia – possiamo trovare un vero sollievo. Come affrontare l’ansia in modo efficace Quindi, cosa funziona realmente? In molte situazioni, può essere utile abbracciare l’ansia invece di cercare di evitarla. Tecniche come il training autogeno, il rilassamento muscolare progressivo e la mindfulness possono essere strumenti preziosi per ridurre i sintomi fisici dell’ansia e riportare la mente in uno stato più calmo. Invece di cercare di allontanare l’ansia con la distrazione, imparare a gestirla in modo diretto è spesso la strada più efficace. La scelta della terapia è fondamentale. Un percorso di psicoterapia cognitivo-comportamentale può aiutare a modificare i pensieri disfunzionali e ridurre l’impatto dell’ansia nelle nostre vite. La cosa più importante è riconoscere che l’ansia, soprattutto quando è intensa, non può essere semplicemente evitata o “distratta via”. Richiede un approccio consapevole, mirato, e a lungo termine. In conclusione, se vi trovate a soffrire di disturbi d’ansia o attacchi di panico, non fatevi ingannare dalla promessa di soluzioni rapide. Si può guarire dall’ansia e dall’attacco di panico ma, mentre li si prova, è quasi impossibile potersi distrarre. Distrarsi può aiutare in alcune situazioni, ma per affrontare davvero l’ansia, è necessario un lavoro profondo e mirato. E ricordate, con il giusto supporto, si può vivere una vita serena e soddisfacente, anche con l’ansia. Risposte chiare in quattro incontri Per fissare un colloquio psicologico potete compilare il modulo sottostante, vi risponderemo al più presto. La tua richiesta non può essere inviata correttamente. La tua richiesta è stata inviata correttamente. Nome Cognome Email Telefono +39 IT Il campo SMS deve contenere tra i 6 e i 19 caratteri e includere il prefisso del paese senza usare +/0 (es. 39xxxxxxxxxx per l'Italia) ? Tipologia terapia (online/in sede) Scegli 1 valore On-line Arcore (MB) Agrate (MB) Monza (MB) Seregno (MB) Cantù (CO) Como (CO) Lecco (LC) Merate (LC) Messaggio Consenso Sottoscrivo la Privacy Policy GCL_AW FBP FBC Source Medium Campaign Adset Inserzione TRATTATIVA Trattativa LANDING Landing INVIA