Perché si soffre di agorafobia? Fattori di rischio e cause scatenanti

L’Agorafobia: Fattori Scatenanti e di Rischio

L’agorafobia è un disturbo d’ansia che può compromettere significativamente la qualità della vita di chi ne soffre. Questo disturbo si caratterizza per la paura di trovarsi in luoghi o situazioni dai quali è difficile allontanarsi o ottenere aiuto in caso di crisi d’ansia. Ma da dove deriva l’agorafobia? Quali sono i fattori scatenanti e di rischio che contribuiscono al suo sviluppo? In questo articolo, esploreremo le cause e i catalizzatori di questo disturbo per comprenderlo meglio.

Cos’è l’Agorafobia?

L’agorafobia è la paura di essere in situazioni o luoghi nei quali non vi è una facile via d’uscita e in cui non sia possibile avere aiuto in caso di ansia intensa. Le situazioni vengono evitate, o possono essere vissute con notevole ansia. Circa il 30-50% delle persone con agorafobia ha anche un disturbo di panico. L’agorafobia senza disturbo di panico colpisce circa il 2% delle donne e l’1% degli uomini in un periodo di 12 mesi. Il picco di esordio è tra i 20 e i 25 anni; l’esordio dopo i 40 anni è raro.

Fattori Scatenanti e di Rischio

  1. Fattori Biologici e Genetici I fattori biologici possono predisporre una persona all’agorafobia. La predisposizione genetica è significativa, con un maggiore rischio se vi è una storia familiare di disturbi d’ansia o di panico. Alcuni individui possono avere alterazioni nei neurotrasmettitori, come la serotonina, che influenzano l’umore e l’ansia.
  2. Disturbi d’Ansia e Attacchi di Panico L’agorafobia può svilupparsi in risposta a disturbi d’ansia preesistenti, come l’ansia generalizzata o il disturbo di panico. Gli attacchi di panico in situazioni sociali o spazi aperti possono portare a comportamenti di evitamento, creando un circolo vizioso che rinforza la paura.
  3. Esperienze Traumatiche e Stress Esperienze traumatiche o situazioni stressanti possono essere catalizzatori dell’agorafobia. Eventi come incidenti, aggressioni o altre situazioni di pericolo possono innescare una reazione di ansia intensa, portando a comportamenti protettivi e di evitamento delle situazioni temute.
  4. Fattori Psicologici Fattori psicologici, come l’affettività negativa e l’ansia anticipatoria, possono contribuire allo sviluppo dell’agorafobia. La paura della paura, ovvero la paura di provare ansia intensa in determinate situazioni, può portare all’evitamento di quei contesti percepiti come minacciosi.
  5. Problemi di Percezione dello Spazio Alcune persone con agorafobia hanno difficoltà con la percezione dello spazio, manifestando sensazioni di intorpidimento o disorientamento in luoghi aperti o affollati. Questi problemi percettivi possono contribuire a sensazioni di soffocamento e panico.

Manifestazioni dell’Agorafobia

L’agorafobia può manifestarsi in vari contesti, come luoghi pubblici, centri commerciali, trasporti pubblici e spazi aperti. I sintomi somatici, come battito cardiaco accelerato, sudorazione, tremori e sensazione di soffocamento, sono comuni durante le crisi di panico. Questi sintomi sono spesso accompagnati da pensieri catastrofici e interpretazioni erronee della realtà.

Diagnosi e Trattamento

La diagnosi di agorafobia si basa sui criteri diagnostici del DSM-5, che richiedono la presenza di ansia o paura marcate in almeno due delle seguenti situazioni: usare i mezzi pubblici, trovarsi in spazi aperti, trovarsi in luoghi chiusi, fare la fila o trovarsi in mezzo alla folla, trovarsi soli fuori casa. La paura deve essere sproporzionata rispetto alla minaccia reale e causare disagio significativo.

Il trattamento dell’agorafobia può includere una combinazione di terapia farmacologica e psicoterapia. Gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) sono spesso utilizzati per gestire i sintomi d’ansia. La terapia cognitivo-comportamentale, che include la ristrutturazione cognitiva e l’esposizione graduale alle situazioni temute, è efficace per modificare i comportamenti di evitamento e affrontare l’ansia anticipatoria.

Conclusione

Comprendere i fattori scatenanti e di rischio dell’agorafobia è essenziale per fornire un supporto adeguato e implementare strategie di trattamento efficaci. Con una diagnosi accurata, un trattamento psicologico adeguato e, se necessario, un supporto farmacologico, è possibile superare l’agorafobia e migliorare significativamente la qualità della vita. La comunità scientifica continua a studiare questo disturbo per sviluppare nuove e migliori modalità di intervento.

Dr. Matteo Radavelli: Ciao, sono il Dr. Matteo Radavelli, Psicologo e Psicoterapeuta ad orientamento sistemico-relazionale. Mi sono laureato in Psicologia Clinica e Neuropsicologia presso l'Università degli studi di Milano Bicocca e specializzato in psicoterapia allo European Institute of Systemic-relational Therapies (E.I.S.T.). Ho lavorato per il Cassel Hospital di Richmond (Londra) e per l'Ospedale Maggiore Sant'Anna di Como come consulente psicologo, per il quale ho gestito il servizio "Stai Bene col Tuo Lavoro", rivolto ad imprenditori e dipendenti che hanno sviluppato una difficoltà psicologica connessa a problemi lavorativi ed economici. Attualmente dirigo e supervisiono 6 centri di psicologia e psicoterapia: Arcore, Monza, Seregno e Agrate Brianza (provincia di Monza e Brianza), Como e Merate (provincia di Lecco). Nel mio lavoro mi rivolgo ad individui, coppie e famiglie che attraversano un momento di difficoltà, partendo dal presupposto che il disagio non va considerato come esclusivamente interno all'individuo, ma come parte del sistema di relazioni in cui vive. Questa modalità consente di evidenziare i vincoli che mantengono la difficoltà e favorisce la loro rinegoziazione e superamento. Il metodo da me utilizzato è particolarmente utile in situazioni di ansia, problemi relazionali e problemi sessuali. Insieme dedicheremo i primissimi incontri ad approfondire il problema, costruendo la strada verso il cambiamento desiderato.
Articoli recenti